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L’Aquila, il bilancio del programma Fondo Sisma di Confindustria, Cgil, Cisl e Uil

L’Aquila. Certezza dei tempi, controllo dei risultati, esempio virtuoso di come si possa spendere bene nella direzione dello sviluppo della conoscenza e dell’innovazione. Criteri, questi, che offrono possibilità di crescita del territorio e di confronto tra i talenti individuati e sostenuti.

Sono gli ingredienti del programma Fondo sisma di cui i protagonisti – beneficiari e Comitato Abruzzo – questa mattina all’Aquila nell’Auditorium del Parco hanno tirato le somme raccontando un percorso lungo tre anni.

All’evento hanno preso parte fra gli altri il segretario nazionale responsabile delle politiche economiche, Danilo Barbi, su delega del segretario generale della CGIL Susanna Camusso che all’ultimo momento non ha potuto essere presente; l’assessore regionale alle attività produttive, Giovanni Lolli, i segretari provinciali delle sigle sindacali, Umberto Trasatti per CGIL, Paolo Sangermano di CISL e Michele Lombardo di UIL, che insieme a Confindustria compongono il Comitato locale di promozione del Fondo che in questi anni ha costantemente monitorato la spesa e il conseguimento degli obiettivi.

“Siamo andati al cuore dell’economia – ha spiegato ai presenti Fabio Spinosa Pingue, presidente del Comitato di promozione del fondo – Abbiamo dimostrato celerità e capacità di visione. Credo che sia un modello da esportare e replicare. Questo è il nostro compito: favorire lo sviluppo locale con le risorse che possiamo”.
Sono stati circa 15 i milioni di investimento, di cui più di 7 donati dai lavoratori e dalle rispettive imprese di tutta Italia, e quasi 8 cofinanziati dagli otto soggetti beneficiari. Sul sito web del Comitato Abruzzo, www.comitatoabruzzo.it, sono dettagliati i dati dei macroprogetti (“Verso il 2030. Sulle ali dell’Aquila” di OSA; “Laboratorio di sviluppo sperimentale per il restauro delle ceramiche artistiche, antiche e moderne” di ICIET; “Professionalità del futuro” di ITSEE; “Scuola di Alta Formazione ICT” di K-Unit; “New markets, new competences” di Territorio Sociale; “Sviluppo sistema di sorveglianza basato sulla tecnologia ADS-B” di Selex-ES; “Space Tech – Space Technologies for communication and radar systems” di Thales Alenia Space Italia; “ISHTER, Sistema di distribuzione Tempo – Frequenza” di Consorzio Antares) e dei 48 QIP – Qick Impact Projects, realizzati grazie alle economie ottenute durante la fase di monitoraggio. Nel corso della mattinata si sono alternati gli interventi dei rappresentanti dei progetti ed è stato proiettato il documentario realizzato da Francesco Paolucci e Stefano Ianni.
“Avete dimostrato che si può fare – ha tenuto a sottolineare Lolli – che con una cifra importante, ma relativamente ridotta, si possono aiutare le idee in modo rapido e trasparente e con costi indiretti veramente poso significativi, rispetto a quelli che generalmente ha un ente pubblico. Credo che questo sistema vada copiato concentrandoci sull’ innovazione”.
Dello stesso avviso Barbi che, portando il saluto del segretario Camusso, ha ribadito come questa esperienza sia stata “un grande insegnamento generale. Ne ho apprezzato la continuità e l’utilizzo virtuoso con un approccio di natura non risarcitoria, ma con il senso della scommessa verso il futuro”.

Le nuove opportunità occupazionali hanno riguardato circa 300 persone tra dipendenti, collaboratori e dirigenti delle 135 società, poli e reti d’impresa, istituti di formazione, liberi professionisti direttamente coinvolti nella gestione e implementazione delle attività progettuali. Centottantamila le ore lavoro in 36 mesi per i 110 addetti alla progettazione, sviluppo di prodotti commerciabili di alta specializzazione all’interno delle attività progettuali dei tre progetti industriali. Quindici i neo laureati inseriti stabilmente per tre anni, 25 i nuovi ricercatori borsisti presso le imprese del settore aerospaziale e delle comunicazioni, 40 gli allievi formati ogni anno in discipline dell’efficienza energetica e accompagnati all’ inserimento occupazionale in un nuovo settore competitivo e ad alto grado di occupazione, 25 i nuovi posti per master di specializzazione post – universitaria promossi di concerto con le imprese presenti nel territorio abruzzese; 20 i dottorati di ricerca ICT per l’innovazione delle imprese e delle professionalità “del futuro” di cui il territorio necessita per lo sviluppo nel lungo periodo.
Gli otto progetti selezionati sono stati sottoposti a un monitoraggio continuo che ha avuto cadenza quadrimestrale con la presentazione di rapporti intermedi. Il controllo è stato applicato alla parte narrativa, per valutare lo stato di avanzamento delle attività progettuali, e alla parte finanziaria, per la valutazione della pertinenza e coerenza delle spese progressive del budget approvato.
L’intuizione di puntare, anche attraverso grandi progetti industriali, sullo sviluppo della conoscenza, è stata sottolineata da Sangermano e da Lombardo che ne ha apprezzato pure la flessibilità, oltre alla velocità programmatica e operativa. Soddisfattissima anche Giulia Dongiovanni di Confindustria nazionale non solo per gli esiti della raccolta solidale, ma anche per la tipologia di investimento: “se i fondi provengono dai lavoratori e dalle imprese, ai lavoratori e alle imprese devono tornare”.

“Grande soddisfazione, sì – ha concluso Trasatti – ma è solo una goccia in un mare in tempesta. Il nostro territorio ha grandissimi problemi ed è necessario accelerare anche su altre tipologie di intervento che servano a garantire prospettive alle nuove generazioni”.