L’Aquila. Certezza dei tempi, controllo dei risultati, esempio virtuoso di come si possa spendere bene nella direzione dello sviluppo della conoscenza e dell’innovazione. Criteri, questi, che offrono possibilità di crescita del territorio e di confronto tra i talenti individuati e sostenuti.
Sono gli ingredienti del programma Fondo sisma di cui i protagonisti – beneficiari e Comitato Abruzzo – questa mattina all’Aquila nell’Auditorium del Parco hanno tirato le somme raccontando un percorso lungo tre anni.
All’evento hanno preso parte fra gli altri il segretario nazionale responsabile delle politiche economiche, Danilo Barbi, su delega del segretario generale della CGIL Susanna Camusso che all’ultimo momento non ha potuto essere presente; l’assessore regionale alle attività produttive, Giovanni Lolli, i segretari provinciali delle sigle sindacali, Umberto Trasatti per CGIL, Paolo Sangermano di CISL e Michele Lombardo di UIL, che insieme a Confindustria compongono il Comitato locale di promozione del Fondo che in questi anni ha costantemente monitorato la spesa e il conseguimento degli obiettivi.
“Siamo andati al cuore dell’economia – ha spiegato ai presenti Fabio Spinosa Pingue, presidente del Comitato di promozione del fondo – Abbiamo dimostrato celerità e capacità di visione. Credo che sia un modello da esportare e replicare. Questo è il nostro compito: favorire lo sviluppo locale con le risorse che possiamo”.
Le nuove opportunità occupazionali hanno riguardato circa 300 persone tra dipendenti, collaboratori e dirigenti delle 135 società, poli e reti d’impresa, istituti di formazione, liberi professionisti direttamente coinvolti nella gestione e implementazione delle attività progettuali. Centottantamila le ore lavoro in 36 mesi per i 110 addetti alla progettazione, sviluppo di prodotti commerciabili di alta specializzazione all’interno delle attività progettuali dei tre progetti industriali. Quindici i neo laureati inseriti stabilmente per tre anni, 25 i nuovi ricercatori borsisti presso le imprese del settore aerospaziale e delle comunicazioni, 40 gli allievi formati ogni anno in discipline dell’efficienza energetica e accompagnati all’ inserimento occupazionale in un nuovo settore competitivo e ad alto grado di occupazione, 25 i nuovi posti per master di specializzazione post – universitaria promossi di concerto con le imprese presenti nel territorio abruzzese; 20 i dottorati di ricerca ICT per l’innovazione delle imprese e delle professionalità “del futuro” di cui il territorio necessita per lo sviluppo nel lungo periodo.
“Grande soddisfazione, sì – ha concluso Trasatti – ma è solo una goccia in un mare in tempesta. Il nostro territorio ha grandissimi problemi ed è necessario accelerare anche su altre tipologie di intervento che servano a garantire prospettive alle nuove generazioni”.