L’Aquila, Consiglio Comunale protesta contro “l’informazione oscurata”

tg1L’Aquila. Non si fermano all’Aquila le forme di protesta contro le testate giornalistiche accusate di ”non fare informazione” sui problemi che ancora affliggono il territorio terremotato.

Tg1, Tg2, Tg4, Tg5 aziende diverse, stesso padrone” è la scritta apparsa questa mattina nell’aula consiliare della Regione Abruzzo, dove è in corso una seduta del Consiglio comunale dell’Aquila dedicata alla ricostruzione del centro storico e dei Comuni vicini.

Presenti in aula anche il Commissario delegato per la ricostruzione Gianni Chiodi, il sindaco Massimo Cialente, il responsabile della Struttura tecnica di Missione Gaetano Fontana, il provveditore alle Opere pubbliche Lazio-Abruzzo-Sardegna Giovanni Guglielmi, il provveditore alle Opere pubbliche per l’Abruzzo Gianfranco Santariga, il vice presidente del Consiglio regionale Giorgio De Matteis.

E sempre in tema di ”informazione oscurata”, domani alle ore 11.00, Cialente mostrerà la città agli organi di stampa che hanno risposto all’invito del primo cittadino.

La settimana scorsa, infatti, con una lettera inviata alle maggiori testate nazionali e locali, aveva invitato gli operatori dell’informazione ad un tour tra le strade e le piazze della città.

Cialente ha assicurato che lui non parlerà, non farà nessun commento, ma si limiterà ad accompagnare gli ospiti, affinché, aveva scritto, ”non rimanga solo l’immagine di Obama, della consegna degli alloggi del progetto CASE o delle manifestazioni di protesta. Vi prego di raccontare una città che, in questo momento, non c’è più”.

gianni-chiodi”Il vero rischio che stiamo correndo” ha detto Chiodi “è che la popolazione delegittimi le istituzioni. Non deve passare la sensazione di inadeguatezza del Comune dell’Aquila o della Regione Abruzzo a gestire la ricostruzione. Una ricostruzione che dobbiamo fare noi, insieme, col confronto e col dibattito, ed essere in grado di farla. Le difficoltà che abbiamo di fronte sono enormi ma, come classe politica dirigente, dobbiamo evitare di autoalimentare questo senso di non appropriatezza. Se successo nella ricostruzione ci sarà, il merito sarà di tutte le espressioni istituzionali. Io, magari, lavorando a Roma col Governo, voi consiglieri comunali, qui all’Aquila, a supporto, con dibattiti, iniziative ed anche proteste”.

Chiodi ha poi esortato l’Assemblea ad assumersi le proprie responsabilità. “Siamo tutti artefici, indistintamente, della rinascita della città. Siamo tutti sulla stessa barca, quindi prendiamo ognuno un remo e voghiamo verso la stessa direzione”.

Relativamente, invece, ai rapporti con il governo nazionale, Chiodi ha proposto la strategia dei piccoli passi. “Lavoriamo step by step” ha detto “muoviamoci tatticamente in modo da ottenere tutto ma gradualmente. Finora abbiamo chiesto ed ottenuto la proroga della restituzione delle tasse al primo gennaio 2011 e in almeno 60 rate. Ma c’è percezione e condivisione massima per una rateizzazione significativamente maggiore. Quanto alla fiscalità agevolata, abbiamo raggiunto un accordo per titolari di reddito di lavoro autonomo o d’impresa con un volume d’affari inferiore a 200 mila euro. Abbiamo cercato, nel confronto al Ministero dell’Economia, di sollevare il problema dell’inadeguatezza del provvedimento. Ma ci è stato risposto che l’intervento prevedeva una copertura di 100 milioni di euro. Prendere o lasciare. Abbiamo preso, continuando a lavorare per alzare il tetto dei benefici”.

Come ha spiegato ancora il Commissario, lo Stato ha bloccato 4 miliardi di euro, cui vanno aggiunti i 2 miliardi della Cassa Depositi e prestiti. Al momento sono disponibili solo i due miliardi, 373 dei quali già utilizzati, ed altri 800 milioni, liberatisi in questi giorni, che in gran parte verranno utilizzati per coprire spese già rendicontate. Chiodi ha rassicurato anche sul reperimento di alloggi per gli studenti universitari fuori sede.

“I dati forniti dall’ultimo rapporto del Cresa, riferito al primo trimestre 2010 sono molto confortanti” ha aggiunto. “Rispetto allo stesso trimestre dell’anno passato, quindi al periodo antisisma, il settore manifatturiero ha segnato una crescita dell’8,7%. Il fatturato interno ha registrato un più 6,8%; il fatturato estero un più 12,2%. Resta ferma, sempre secondo i dati del Cresa, l’occupazione che segna un calo di 2,3 punti percentuali. Un risultato, comunque, complesso e tutto da interpretare”.

Nella speciale seduta consiliare è stata poi affrontata la questione relativa alla ricostruzione delle case classificate E.

”La ricostruzione delle case classificate A, B e C è già partita” ha detto il governatore. “Dopo l’ordinanza dell’11 giugno scorso, possono essere avviati i lavori anche per le E fuori dai centri storici. Manca solo il Piano di ricostruzione del centro storico dell’Aquila, ma si sta procedendo dopo la perimetrazione e l’avviso disposto dal sindaco Cialente l’altro giorno”.

Comunque sia, il problema più grande resta il pagamento delle imprese che hanno lavorato nei cantieri del territorio terremotato. Su questo sono concordi il presidente ed il sindaco Cialente.

massimo_cialente.jpg“A loro dobbiamo 50 milioni di euro” ha precisato il primo cittadino. “Si tratta di numerosi imprenditori, per lo più aquilani, che con generosità si sono messi all’opera per garantire il ritorno nelle case danneggiate dal sisma. Ma ora si trovano in evidenti difficoltà. Non riescono a pagare il Durc e neanche a rispettare gli impegni nei cantieri. Per questo sono stato costretto a chiedere un ulteriore rinvio per le domande di contributo relativamente alle case A. E’ una situazione kafkiana perché coloro che non possono far rientro nella propria abitazione sono anche coloro che giocoforza devono rimanere negli alberghi con ovvi, ulteriori costi a gravare su una cassa vuota”.

Cialente è tornato a ribadire dunque la necessità di istituire una tassa di scopo o contributo di solidarietà. “Noi l’abbiano versata per tutti. Gli altri lo facciano ora per noi. La tassa di scopo non grava molto sulle tasche degli italiani, ma, sia pur in quantità non impressionante, può assicurarci un flusso costante di liquidità, la mancanza della quale ci sta oggi strozzando”.

 

 

 

 

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