L’Aquila, proroga tasse, CasaPound “appende” manichini

manichini_appesiL’Aquila. L’Aquila si è svegliata con decine di manichini impiccati in diverse zone strategiche della città. “Non mi ha schiacciato un terremoto ma ci hanno pensato le tasse,” recano i cartelli sul petto dei manichini, mentre gli striscioni riportano “Tasse? Colpo di grazia,” e “Lavoro: priorità assoluta.”

 

Si tratta della particolare forma di protesta messa in atto dall’associazione CasaPound Italia per chiedere il proseguo delle agevolazioni fiscali, contro la decisione del governo di far pagare le tasse arretrate.
“I manichini – spiega Simone Laurenzi, coordinatore regionale di CasaPound Italia – simboleggiano la disperata situazione in cui versa il popolo aquilano in questo particolare momento, adesso costretto anche alla restituzione delle tasse, come se non bastassero i mutui e gli interessi che le banche stanno chiedendo sul periodo relativo alla sospensione delle rate. Con questo gesto dimostrativo intendiamo porre l’attenzione sulla questione e sensibilizzare le istituzioni e il Governo affinché rivedano gli ultimi provvedimenti che pesano come macigni sulla testa dei cittadini, già alle prese con le mille difficoltà dovute alla ricostruzione.” “La nostra protesta – continua l’esponente di CasaPound Italia – non resterà un atto estemporaneo e siamo pronti a sostenere qualsiasi iniziativa contro quest’ultimo provvedimento governativo, compreso lo sciopero generale ipotizzato dall’Ugl Abruzzo.” “CasaPound Italia ritiene che la strada da intraprendere sia tutt’altra. Bisogna investire sul lavoro e sulle infrastrutture – conclude Laurenzi – incentivando le imprese ad aprire a L’Aquila attraverso agevolazioni sul piano economico e fiscale, perché solo con il lavoro L’Aquila potrà risorgere.”

 

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