Dopo un periodo di convalescenza trascorso nella struttura la donna ha ripreso la sua vita quotidiana, ma successivi accertamenti al ginocchio dimostrarono che la ciste non era stata affatto rimossa. La paziente denunciò il fatto tramite il suo avvocato Alfredo Iacone. Il chirurgo e il suo aiutante vennero accusati di colpa professionale dovuta a negligenza e imperizia nell’eseguire un intervento chirurgico. Il giudice Emilio Bernardi li ha condannati ad una multa di 200 euro e un risarcimento alla donna di quattro mila euro come provvisionale per essere rimasta in una situazione di invalidità per circa quindici giorni.