L’obiettivo è quello di assumere, una volta a regime, crica 400 persone, soprattutto giovani abruzzesi, con contratti a tempo indeterminato.
La nuova struttura, già operativa, si trova in località Boschetto di Pile, si estende su una superficie di 1.600 metri quadri e mette a disposizione degli operatori e del personale di staff due sale training, una sala break, oltre a 250 postazioni in ambiente open space.
In particolare, in un’ottica di potenziamento delle attività di assistenza alla clientela, ”3” Italia affiderà al call center dell’Aquila la gestione dei clienti ad alto valore, attuata attraverso un modello organizzativo totalmente innovativo, basato su team e gruppi di lavoro responsabilizzati per specifici portafogli-clienti.
Alla cerimonia di inaugurazione hanno partecipato Gianni Letta, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, e il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente.
”Dopo aver contribuito alla gestione dell’emergenza post-sisma” ha detto Vincenzo Novari, amministratore delegato di ”3” Italia “lavorando con i nostri tecnici al ripristino delle comunicazioni mobili e offrendo traffico telefonico e connettività Internet alla popolazione colpita, dopo aver cooperato alla costruzione di unità abitative a Onna e Bazzano con il contributo dei nostri clienti e dei nostri colleghi, oggi diamo avvio ad una terza fase, forse la più importante: offrire un’opportunità di lavoro ai giovani abruzzesi, lontana dalla concezione classica del call center, per restituire loro serenità e concrete prospettive per il futuro”.
”E’ un altro tassello sulla strada della ricostruzione e della rinascita dell’Aquila” ha aggiunto Letta “che deve tornare al suo antico splendore. Nelle ore successive alla tragedia il programma era quello di lavorare su quattro grandi voci: case, scuola, università e lavoro, che consideriamo un manifesto di vita, speranza, fiducia e resurrezione, dopo il terrore che ha causato il devastante sisma. Abbiamo tenuto fede a quel programma insieme a tutti, compresi i cittadini. I primi tre punti sono stati pienamente realizzati; sul quarto, il lavoro, stiamo lavorando e sono venuto qui proprio per sostenere questo nuovo messaggio di fiducia portato da gente che vuole venire all’Aquila per dare lavoro”.
Presenti alla cerimonia di inaugurazione, tanti ragazzi, ai quali il sottosegretario si è rivolto, sottolineando che ”è stata costruita una città temporanea per riavviare la vita normale e poi ricostruire il centro storico e ritrovare man mano un lavoro che garantisca in prospettiva tanti giovani che così si radicano fortemente sul territorio e non vengano indotti ad andare via”.