L’Aquila. Il Gup del Tribunale dell’Aquila, ha rinviato a giudizio con le accuse di peculato, truffa e falso, il dirigente della Provincia dell’Aquila, Tiziano Amorosi.
Coordinata dal pubblico ministero Stefano Gallo, l’indagine – con Amorosi imputato principale – e’ una “costola” del procedimento che vede 6 indagati, dirigenti, funzionari e autisti della stessa Provincia, sotto accusa per l’illecito utilizzo delle autovetture di servizio (peculato aggravato) e altri reati emersi contestualmente: truffa aggravata ai danni dello Stato, falso, favoreggiamento e altro.
Mentre indagavano per un peculato relativo al dirigente Amorosi, sospettato di essersi fatto accompagnare e riprendere presso l’aeroporto di Pescara per motivi personali, gli agenti avevano accertato un nuovo illecito: per eludere le investigazioni in corso e nascondere altri reati legati ad assenteismo dal posto di lavoro che stavano contestualmente emergendo, con la collaborazione di altri due impiegati della Provincia dell’Aquila, lo stesso Amorosi – che si e’ sempre detto estraneo ai fatti contestati – avrebbe creato un falso registro di uscita automezzi da esibire agli operatori, nascondendo quello vero.
Il processo e’ stato fissato per il mese di febbraio del nuovo anno.