L’Aquila, continuano le indagini sui crolli di Via D’Annunzio

LAquila_macerie1L’Aquila. “Errori gravi nella costruzione del condominio di Via D’Annunzio”. Spiega così il Procuratore Capo dell’Aquila, Alfredo Rossini, l’invio dei tre avvisi di garanzia nell’ambito del quarto filone d’inchiesta sui crolli conseguenti al 6 aprile.
Sembra che gli errori dei quali parla il Procuratore siano legati all’utilizzo di materiali di scarsa qualità da parte dei costruttori dell’epoca (il condominio risale al 1961). I nomi degli indagati sono Pierino Ardizzi, deceduto e che quindi compare nella lista degli indagati per quanto riguarda un eventuale risarcimento danni a carico degli eredi, Filippo Impicciatore, da anni in Venezuela, Fabrizio Cimino e Fernando Melaragno.
Per quanto riguarda gli ultimi due, si fa riferimento non alla costruzione ma ai lavori di ristrutturazione eseguiti nel 2002, che non tennero conto del rischio sismico per tutta la struttura e soprattutto per quanto riguarda i 6 pilastri portanti dell’edificio.
Il procuratore capo ha sottolineato che ogni crollo ha una storia a sè e che per il momento non è possibile evidenziare elementi negativi in comune. “Continuiamo a lavorare con la stessa intensità forti del fatto che la metodica dell’accertamento della filiera progettuale e realizzativa, degli errori di costruzione e dei vari difetti, ci porterà a fare i processi per coloro che sono responsabili”. Per il 25 marzo è previsto l’interrogatorio di Fabrizio Cimino. 


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