Nell’ambito dello stesso filone d’inchiesta erano finora finiti all’arresto quattro persone di etnia rom, tutti avezzanesi. L’operazione è scattata dopo le denunce presentate da privati cittadini e imprenditori della zona che non riuscivano più a far fronte alle pressanti richieste di pagamenti di tassi di interessi mensili avanzate dai loro aguzzini. I finanzieri marsicani, nel corso delle indagini, hanno accertato che il consulente fiscale, titolare di una società di elaborazione dati, effettuava prestiti a tassi usurai in favore di commercianti e imprenditori locali che tentavano di superare le gravi difficoltà economiche legate alla conduzione dell’impresa. Inoltre, nel corso delle attività investigative e’ stato riscontrato che il commercialista era solito incontrare, con frequenza spesso giornaliera, i referenti delle principali famiglie rom avezzanesi con cui aveva stretti legami di affari. Nella morsa usuraia e’ finito anche un imprenditore marsicano che, cliente del consulente fiscale, aveva chiesto aiuto per superare le difficoltà economiche che negli ultimi anni stavano minando la sua azienda. In cambio di piccole somme di denaro, il consulente ha fatto sottoscrivere, a garanzia del prestito, cambiali ed assegni sui quali venivano addebitati esorbitanti somme a titolo di interessi. In breve tempo, i debiti accumulati hanno raggiunto cifre talmente spropositate al punto che l’imprenditore e’ stato costretto a cedere al consulente la propria attività e stava per cedergli anche la propria abitazione.