Castel di Sangro. I docenti dell’Istituto di Istruzione Secondaria Superiore “Patini-Liberatore” di Castel di Sangro hanno aderito allo sciopero breve di un’ora di servizio, in concomitanza con le operazioni di scrutinio finale delle classi non terminali, indetto dalle sigle sindacali di categoria ( FLC Cgil, CISL scuola, UIL scuola, SNALS e GILDA) a partire dall’ 8 giugno.
Nelle giornate di lunedì 8 e 10 giugno, secondo quanto previsto dalla normativa vigente, sono stati “bloccati” tutti gli scrutini previsti dal calendario d’Istituto.
Prosegue così, anche a Castel di Sangro, la manifestazione di dissenso nei confronti del DDL “La buona scuola”, approvato dalla Camera dei Deputati ed in iter di approvazione al Senato.
‘Il Governo ha praticamente ignorato sia le grandi manifestazioni di piazza del 5 maggio scorso, sia le osservazioni di contenuto espresse in ogni sede istituzionale dai rappresentanti dei lavoratori della scuola: gli assi portanti della “Buona Scuola” non si toccano secondo la posizione ribadita dal Presidente del Consiglio Renzi e dalla ministra Giannini!’, si legge in una nota firmata dai docenti del Patini Liberatore che hanno aderito allo sciopero.
‘Non cambia perciò il numero dei precari che verranno stabilizzati dal 1° settembre 2015: poco più di 100.000 e non TUTTI i precari come garantito e come sarebbe giusto, sacrosanto e auspicato persino dalla Corte Costituzionale europea!
Si persevera sulla strada di una scuola “dirigista”, in cui il D.S. diventa un plenipotenziario cui competono governo della scuola, chiamata diretta dei docenti e dei supplenti, valutazione del merito dei docenti ancora senza specifici modalità e criteri, predisposizione del POF triennale’, insistono gli insegnanti.
‘Il Collegio Docenti, organo “principe” nella definizione del POF d’Istituto relativamente ai contenuti ed alle strategie didattiche viene svalutato ad organo “consultivo” senza alcun potere decisionale, potere che invece passa interamente nelle mani del D.S e del Consiglio di Istituto.
Rimane in vigore la detrazione fiscale per le famiglie che decideranno di mandare i loro figli nelle scuole paritarie, provvedimento palesemente in contrasto con il dettato della Costituzione italiana.
Materie contrattuali come l’orario di lavoro, salario accessorio e formazione del personale verranno delegate al governo, rischiando di fatto di rendere i lavoratori della scuola la prima categoria non “contrattualizzata” della storia dell’Italia repubblicana!
I docenti dell’Alto Sangro intendono, con la loro protesta, ribadire di non temere il rinnovamento, di non temere la valutazione del loro operato, di non temere il confronto e l’apertura con famiglie e territorio.
Il DDL “Buona scuola” intende invece , a loro avviso, snaturare la funzione stessa della scuola pubblica che ha da sempre perseguito il successo formativo, il pluralismo degli orientamenti, la libertà di insegnamento, l’inclusione e il rinnovamento culturale e didattico.
Lo sciopero ed altre forme di contrasto al DDL “Buona scuola” sono attuati in piena legittimità, onestà intellettuale e rispetto dei diritti di cittadinanza di tutti: studenti, famiglie, personale della scuola.
L’auspicio è nella concreta disponibilità a riaprire il confronto fra le parti, riconoscendo alla scuola pubblica la sua insostituibile funzione ed ai docenti la loro dignità e levatura professionale’, si legge in conclusione nella nota.