Giallo nella Marsica, trovato cadavere di un giovane a Morino

carabinieriMorino. Un giovane di Morino, centro in Valle Roveto nella Marsica, e’ stato trovato senza vita questa mattina dai carabinieri lungo la strada che conduce alla riserva naturale di Zompo lo Schioppo, nel territorio dello stesso comune. Il corpo del giovane era poco lontano dalla sua auto.

Di sicuro il giovane studente di ingegneria, Paolo Pagliaroli di 22 anni, figlio di un vigile urbano di Avezzano, è morto per un  colpo di arma da fuoco alla testa. Non  ancora si sa  se si tratti di suicido o omicidio. I genitori del ragazzo, preoccupati per non vederlo rincasare nella notte, avevano poco prima del ritrovamento lanciato l’allarme. Sul posto si è recato il sostituto procuratore della Repubblica di Avezzano Maurizio Maria Cerrato assieme ai carabinieri ed effettuerà una ricognizione del luogo per accertare le cause della morte. Dopo alcune ricerche i carabinieri della locale stazione hanno rinvenuto l’arma distante una quindicina di metri dal corpo senza vita del ragazzo. Pagliaroli viene descritto come uno studente modello e che in passato non ha mai avuto problemi di droga. Ieri sera, fino alle mezzanotte, Paolo Pagliaroli, è stato in compagnia di alcuni amici in un ristorante, poi di lui si sono perse le tracce, fino al tragico ritrovamento del cadavere, avvenuto questa mattina.

Si pensa ad un suicidio. Sarà eseguita mercoledì alle ore 15:00, all’obitorio dell’ospedale di Avezzano, l’autopsia sul corpo dello studente universitario, Paolo Pagliaroli, trovato morto, con un colpo di pistola alla testa, in un bosco di Morino, paese della Valle Roveto dove risiedeva con i genitori. I sostituto Procuratore della Repubblica, Maurizio Maria Cerrato, ha dato incarico all’anatomopatologo, Paolo Agnifili, di effettuare l’esame autoptico che dovrà chiarire la dinamica di quello che si presume un suicidio, anche se qualche dubbio permane. Le perplessità sono dovuto al fatto che la pistola (una calibro 9 di proprietà del padre vigile urbano ad Avezzano), con cui il giovane potrebbe essersi sparato sotto il mento, è stata trovato ad oltre dieci metri dal corpo dello studente. Oltre all’autopsia, i dubbi potranno sciogliersi anche con l’esame scientifico per la scoperta di particelle di polvere da sparo sulle mani del giovane: la squadra scientifica dei carabinieri è già all’opera. Il ventiduenne frequentava la facoltà di ingegneria all’Università’ de L’Aquila. Ieri sera era stato a cena con degli amici che i carabinieri hanno già ascoltato. Gli amici avrebbero confermato che si sono accommiatati verso l’una di notte.

 

 

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