L’obiettivo è di sensibilizzare cittadini e lavoratori, di fronte a un problema che ogni anno miete numerose vittime. E’ noto che in tutti gli ambienti di vita e di lavoro esiste una radioattività naturale di fondo oltre a quella prodotta artificialmente dall’uomo. Pertanto, l’uomo risulta essere quotidianamente esposto alla radioattività naturale, come nel caso del Radon, gas radioattivo naturale, chimicamente inerte, privo di odore, colore, sapore ed estremamente volatile. Esso viene emanato principalmente dai terreni, in particolar modo da lave, tufi, pozzolane, rocce ed in minor misura dall’acqua nella quale è solubile tanto che può trovarsi anche nelle falde acquifere superficiali e sotterranee. Ma è presente anche in alcuni materiali da costruzione. Si ritiene che la sua inalazione sia la seconda causa di tumore al polmone dopo il fumo della sigaretta. E’ovvio che più alte sono la concentrazione di Radon nell’ambiente e la durata dell’esposizione più elevato è il rischio di contrarre un tumore polmonare. “La presenza dell’Ispesl – ha dichiarato Umberto Sacerdote, direttore generale dell’Ispesl – nella città de L’Aquila vuole essere un fattivo apporto ai territori colpiti dal sisma quale contributo per affrontare le problematiche relative alla ricostruzione. Con la realizzazione di una struttura nel capoluogo abruzzese, l’Istituto ha voluto mettere al servizio della collettività, le competenze e le professionalità maturate nel corso degli anni, nonché la capacità di offrire assistenza in molteplici campi, quali quello della sicurezza tecnologica, dell’igiene ambientale, della salute e sicurezza negli ambienti di lavoro e di vita£. Il seminario, la cui partecipazione è gratuita, avrà inizio domani, martedì 23 febbraio, dalle 9 alle 13, all’interno della sede Ispesl de L’Aquila, ubicata nel piazzale antistante il centro commerciale L’Aquilone, località campo di Pile.