L’Aquila. Fare chiarezza su possibili collegamenti tra gli appalti del G8 alla Maddalena, poi dirottato a L’Aquila, e l’attività di ricostruzione per il terremoto. Potrebbe anche avere una svolta tutta aquilana l’inchiesta sugli appalti del G8 aperta dalla procura di Firenze.
Alfredo Rossini, procuratore della Repubblica de L’Aquila, infatti, ha inviato una nota ai colleghi toscani per chiedere la trasmissione degli atti e verificare se possano esserci dei collegamenti con la vicende abruzzesi. Va detto, comunque, che ora tutto il fascicolo sarà inviato e gestito dalla procura di Perugia, visto che tra gli indagati c’è anche un magistrato romano. E’ presto per fare previsioni, sia chiaro, ma dalle carte sembra emergere un collegamento molto forte tra alcuni personaggi finiti nel mirino degli inquirenti per la vicende del G8 e alcune attività connesse alla ricostruzione post-sisma. Naturalmente, ora bisognerà vedere se si tratta di semplici congetture, oppure il pentolone scoperchiato dalla magistratura fiorentina possa anche avere delle ripercussioni a L’Aquila.
Nelle intercettazioni spunta il nome di Chiodi. Il quotidiano torinese “ La Stampa”, oggi ha diffuso il testo di alcune intercettazioni telefoniche che hanno come punto di contatto Denis Verdini, uno dei coordinatori del Pdl, e che risulta indagato per concorso in corruzione nella complessa inchiesta che tocca anche i vertici della Protezione Civile. Anche in questo caso, la trascrizione delle intercettazioni telefoniche non prefigura nessun tipo di anomalia, anche se dalla stesse spunta fuori il nome di Gianni Chiodi, Governatore della Regione Abruzzo. La ricostruzione di alcune conversazioni è fatta dal giornalista Guido Ruotolo, che spiega come sia difficile, leggendo le carte frutto dell’inchiesta dei carabinieri del Ros, capire dove inizi il ruolo di Verdini che fa politica e che sembra impegnato a occuparsi degli appalti che poi dovrebbero essere assegnati agli imprenditori di riferimento. Rispetto a quanto emerso in un primo momento, infatti, tutta la questione non sembra limitarsi solo alle attività programmate per il G8 all’isola La Maddalena e ai lavori per celebrare il 150°anniversario dell’Unità d’Italia, ma affiorano elementi che riguardano anche il terremoto in Abruzzo. Di seguito riportiamo alcune conversazioni tra Denis Verdini e l’imprenditore Riccardo Fusi, amico di vecchia data del coordinatore pidiellino e socio della Btp (società toscana tra le più importanti nel panorama italiano delle costruzioni edilizie), che fa parte del “Consorzio Federico II°”, che si è aggiudicato circa 12milioni di appalti a L’Aquila affidati dal Comune e dalla Protezione Civile.
26 maggio 2009. Verdini parla con Fusi. “Buongiorno, allora ho parlato con Gianni che ha portato tutto a Bertolaso. Richiamerà però io comunque gli farei anche… visto che loro hanno buoni rapporti… li farei sollecitare anche da loro… vedrai.. tu chiama.. poi semmai intervengo io.. l’incontro dovrebbe avvenire con lui… perché è lui quello che..”. Riccardo Fusi: “Ma chi ce lo fissa? Se non ce lo fissa lui non siamo in grado di fissarlo noi...”. Verdini:”Allora… lui mi ha detto che ha passato tutto e che richiamerà… dicevo.. siccome gli amici lì de L’Aquila lo conoscono … così mi hanno detto…”.
Tre giorni dopo il geometra Liborio Fracassi della Btp spedisce un sms a Riccardo Fusi: “Confermato appuntamento Bert per mercoledì 12. Poi le farò sapere. Saluti”. Il 3 giugno, a mezzogiorno, Fracassi incontra Bertolaso. Via sms, il geometra aggiorna Fusi: “Incontro positivo. Apprezzato il ns campus, forse realizzazione in comune vicino, contatti già presi con sindaco. Richiestoci progettazione in Aq di area commerciale provvisoria domani riceveremo dal sindaco riferimenti. Ricevuta disponibilità a cantierare nel centro storico palazzi Carispaq. Domani chiederemo nulla osta anche Soprintend. Gioverà sera e venerdì sarò a Barberino, se ha bisogno sono a sua disposizione. Saluti”.
Il 7 giugno Fusi spiega al figlio Leonardo che in Abruzzo sta partecipando a tre gare d’appalto: “una per il restauro delle chiese… per i restauri monumentali.. una per i campi base per le scuole… per le case quelle nuove… insomma per L’Aquila e paesi lì intorno però ora siamo a L’Aquila”. Dieci giorni dopo, l’amico Verdini è insieme al governatore dell’Abruzzo, Gianni Chiodi. Chiama Fusi: “Ciao,,, buongiorno senti sono qui insieme al presidente Chiodi.. come si chiama il vostro Consorzio, scusami?”.
Fusi: «Vittorio Emanuele II (si sbaglia, il consorzio si chiama Federico II, ndr)». Verdini: “ Come si chiama l’imprenditore di lì?». Fusi: “Ti posso richiamare subito?”. Poco dopo, Fusi richiama e dà tutte le indicazioni giuste. Verdini gli passa il governatore Chiodi: “Buongiorno Presidente… piacere di conoscerla… sono Riccardo Fusi… e quando vengo giù vengo a prendere un caffè da lei”. Chiodi: “Il mio numero di telefono se lo vuole segnare per cortesia?… allora… 335…”. Verdini riprende il cellulare: “Va a trovarlo… ti spiega un po’ tutto… lui è un amico”. ll 22 luglio, il geometra Fracassi comunica a Fusi una buona notizia: “Abbiamo vinto il primo appalto una scuola per 7,3 milioni da consegnare chiavi in mano il 10 settembre. E’ il primo, gli altri a breve. Ferie a L’Aquila”.