La società Villa Pini d’Abruzzo srl è stata dichiarata fallita. La decisione è stata presa dal Tribunale di Chieti che ha autorizzato l’esercizio provvisorio.
Il Presidente Geremia Spiniello ha dichiarato il fallimento anche delle annesse strutture psichiatriche ed ha poi voluto incontrare una delegazione di lavoratori e rappresentanti sindacali ai quali ha comunicato quella che secondo i giudici è stata la decisione più utile.
La sentenza sarebbe riferita alla sola clinica e alle strutture psichiatriche e non comprenderebbe le altre 11 società che compongono il gruppo che saranno interessate dal fallimento in una fase successiva. I giudici hanno anche nominato il curatore fallimentare: si tratta di Giuseppina Ivone, professionista romana, esperta in questo tipo di procedure, mentre Adolfo Ceccarini sarà il giudice delegato.
“Il fallimento era l’unica strada praticabile rispetto al quadro normativo” ha commentato Angela Scottu, segretario provinciale della Cgil.
Lo stato di insolvenza era prevedibile anche secondo Silvio Paolucci, segretario regionale del Pd abruzzese.
“Resta però tutta la responsabilità del governo regionale per non aver consentito né voluto un esito diverso per salvaguardare i servizi sanitari, i dipendenti e i pazienti. C’è una gravissima responsabilità che pesa sulla coscienza della giunta Chiodi. Il risultato di questo gioco al massacro è che oggi ci sono 1.500 lavoratori in mezzo ad una strada, senza stipendio da quasi un anno e senza alcuna prospettiva. Ora occorre lavorare tutti insieme, con gli organi fallimentari, perché si trovi una soluzione per queste famiglie”.
Sarà forse una semplice casualità, ma proprio in queste ore la procura di Pescara, che grazie alla rivelazione del grande accusatore Angelini, ha aperto il fronte sulla cosiddetta “Sanitopoli abruzzese” è in procinto di depositare le richieste di rinvio a giudizio per l’indagine che decapitò la giunta Del Turco. La procura di Pescara confermerà quasi integralmente l’impianto accusatorio per i 33 imputati, pur stralciando qualche posizione minore. L’inchiesta nacque dopo le rivelazioni del patron della sanità privata Vincenzo Angelini, creatore del gruppo Villa Pini, che confessò di aver elargito milioni di euro di tangenti ad esponenti politici della allora giunta di centrosinistra guidata da Ottaviano Del Turco, che finì in manette il 14 luglio 2008 insieme ad altre 10 persone.
Marina Serra