“Scrivo perchè sono un padre, scrivo perchè sono un marito, scrivo perchè sono un uomo” si legge nella lettera. “Non posso nemmeno pensare che l’ipotesi di un mio coinvolgimento in questa vicenda possa avere offeso persone che, come me, hanno sofferto e soffrono per i loro cari, per i loro luoghi, per la loro storia.
Anche se sono innocente mi scuso. Innocente perché, come ho già chiarito e intendo ripetere, non ho mai pronunciato quella terribile frase che ho solo dovuto ascoltare e che mi ha lasciato, come è chiaro dal tono della telefonata, senza parole limitandomi appunto a rispondere a monosillabi“.