Avezzano. La Marsica per il ginocchio ‘battezza’ una chirurgia d’ ‘autore’ che butta all’aria i vecchi schemi, apre vie inesplorate al bisturi sull’asse Saragoza- Bologna- Avezzano. Il sistema Praxim di navigazione satellitare, per protesi al ginocchio, questa mattina – alla presenza del ‘profeta’ della nuova tecnica, lo spagnolo Carlos Martin Hernandez – ha dato una dimensione internazionale all’ospedale di Avezzano.
L’ortopedia del presidio marsicano, guidata dal dr. Sergio Iarussi, è riuscita a inserirsi nei gangli dell’élite italiana ed euroepa della nuova metodica chirurgica che garantisce una precisione senza margine di errore nella collocazione della protesi. Una tecnica frutto di un lungo apprendistato dello stesso Iarussi soprattutto presso la scuola spagnola, la prima della classe nel perseguire questo obiettivo.
Il sodalizio italiano con l’istituto ortopedico Rizzoli di Bologna, con a capo il giovane medico Michele D’Amato, ha spinto Avezzano ancora più in orbita. E così questa mattina, venerdì 20 febbraio, il Palazzo Arssa ad Avezzano è stata la location di un confronto ai più alti livelli della modernissima tecnica di ortopedia chirurgica per protesi al ginocchio.
Il dr. Iarussi ha portato sul palco dei relatori, oltre ai citati Hernandez e D’Amato, figure di spicco come il prof. Fabio Conteduca dell’azienda ospedaliera Sant’Andrea di Roma. Una ‘chiamata a raccolta’ di ingegni medici del settore, quella promossa dall’ospedale di Avezzano, che equivale alla presa d’atto di una posizione predominante a livello italiano nel metodo Praxim. In un anno e mezzo, il dr. Iarussi, colui che ha introdotto l’innovativa pratica per primo in Abruzzo, ha effettuato 150 interventi che presentano una serie di vantaggi: il giorno successivo all’operazione il paziente è in piedi e dopo 4 giorni torna a casa.
E poi, il recupero: velocissimo, perché la degenza ospedaliera è più breve e il programma di riabilitazione inizia con ampio anticipo. Infine, meno ferite sul ginocchio e quindi meno sofferenza. Il meeting di oggi all’Arssa tra il manipolo di specialisti di high profile, è stato preceduto ieri, giovedì 19 febbraio, da una seduta chirurgica in ospedale per consentire a 20 di medici, provenienti da varie regioni d’Italia, di assistere dal vivo, in sala operatoria (a turno) a manovre e tecniche Praxim.
Sempre ieri, nel pomeriggio, il drappello di specialisti, italiani e non, all’auditorium di Celano, ha fatto un viaggio virtuale – attraverso immagini inedite, scritti storici e passaggi di letteratura – attraverso la grandiosa impresa del prosciugamento del Lago, dai romani fino all’impresa di Alessandro Torlonia, la cui figura riemergeva questa mattina, dalle ‘nebbie’ della storia recente, durante il meeting nel palazzo Arssa che fu residenza estiva dello stesso Principe.
Due giornate intense che hanno declinato in modo originale la sanità antica e moderna, il profumo ormai lontanissimo delle erbe officinali della dea Angizia contro il morso dei serpenti e la modernità della chirurgia d’oggi.