Il processo è stato fissato per il prossimo 5 giugno.
Secondo l’accusa i due si sarebbero impossessati di una parte dei fondi pubblici dei quali il Cus era destinatario, ovvero il contributo iscritto nel bilancio dell’Università d’Annunzio per le attività didattico-scientifiche dei corsi di studio delle facoltà di Scienze dell’educazione motoria e per il sistema sportivo integrato e dei contributi del ministero dell’Università, ed avrebbero erogato pretestuosi rimborsi per spese non documentate e comunque estranee all’attività del Cus.