L’individuazione del sito su cui operava la società è stato possibile grazie a sorvoli eseguiti dalla componente aerea del Corpo, nonostante il terreno fosse ubicato ai margini di un’area industriale, ben mimetizzata tra l’ambiente bucolico e lontano da occhi indiscreti.
Sin dai primi sopralluoghi, l’attenzione dei finanzieri è stata attratta dalle numerose autovetture in pessime condizioni, molte delle quali parzialmente smontate, localizzate all’interno di una struttura organizzata e ben delineata da un’apposita recinzione.
Un più approfondito controllo ha permesso di appurare che non sussisteva alcuna autorizzazione per l’esercizio di un’attività commerciale nell’area e che la stessa non era nemmeno classificata come centro di stoccaggio o discarica.
Alla luce di quanto riscontrato, i finanzieri della Stazione Navale e della Sezione Aerea, hanno bloccato l’illecito smaltimento di oltre 190 tonnellate di rifiuti speciali, costituiti da 130 veicoli fuori uso di cui alcuni privi di targa e mancanti di parti essenziali per il loro funzionamento, cumuli di pneumatici fuori uso, parti di ricambio di autoveicoli, nonché materiale di vario genere. I predetti rifiuti risultavano in evidente stato di abbandono sul terreno privo di qualsiasi sistema di raccolta o contenimento dei liquidi pericolosi contenuti nei mezzi, con il conseguente rischio di contaminazione del sottosuolo e delle falde acquifere.
Pertanto, a conclusione dell’intervento i militari operanti hanno denunciato alla Procura della Repubblica, il gestore del sito unitamente al proprietario del terreno per la realizzazione di una discarica abusiva in violazione alla normativa ambientale vigente. Si è inoltre proceduto, ad applicare la misura cautelare del sequestro preventivo all’intera area e ai rifiuti speciali ivi contenuti.
L’attività proseguirà con i dovuti approfondimenti degli aspetti gestionali e contabili della società per quantificare le violazioni alla normativa fiscale.