Casoli. Un dono è sempre gradito. Ma lo è senz’altro di più se a farlo è una Onlus che apprezza in modo convinto l’attività di una struttura che produce salute a vantaggio di aree decentrate. Così al Presidio territoriale di assistenza (Pta) di Casoli questa mattina sono stati consegnati un holter pressorio e un aspiratore da parte dell’Associazione «Noi e gli angeli» Nico Consalvo, una Onlus nata a Casoli nel 2008 con la finalità di aiutare i bambini malati e sofferenti, sostenendoli anche nelle attività scolastiche e sportive. Nel tempo è stato ampliato il raggio d’azione dell’Associazione, che guarda con attenzione alle necessità, specie di salute, delle persone anziane, che nel Pta di Casoli hanno un grande punto di riferimento. La donazione di questa mattina risponde dunque a questa volontà della Onlus di porsi anche al fianco delle persone che, avanti negli anni, esprimono bisogni di salute sempre più articolati. Necessità a cui è più difficile dare risposte per quanti risiedono nelle aree interne, geograficamente più disagiate.
«Apprezzo molto la disponibilità di chi ci ha voluto fare questa donazione – ha detto Giulietta Capocasa, direttore generale facente funzione della Asl Lanciano Vasto Chieti, intervenuta alla cerimonia – che concorre a completare un’offerta sul territorio che non può fare a meno dell’apporto del volontariato. Questa struttura ha un’identità ben chiara, che svolge un ruolo irrinunciabile in una vasta area e rappresenta il nuovo paradigma dell’assistenza sanitaria, sempre di più orientata ai servizi territoriali. Dobbiamo, tutti insieme, credere fortemente in strutture come queste e investire su di esse, avendo al nostro fianco, sempre, operatori e volontariato».
Alla cerimonia di questa mattina hanno preso parte Fioravante Di Giovanni, responsabile del Pta, il sindaco di Casoli, Massimo Tiberini, la presidente della Onlus, Maria Talone, il personale del Presidio e numerosi soci dell’Associazione.
Nell’occasione Di Giovanni ha ricordato brevemente i numeri prodotti dal Pta in termini di prestazioni: 1.400 ricoveri presso l’ospedale di comunità con una degenza media di 16 giorni, mentre l’Uccp in soli tre mesi di attività ha effettuato 150 elettrocardiogrammi, 100 medicazioni complesse, 50 controlli ematici urgenti, 25 ecografie addominali, 20 trasfusioni, tutte prestazioni che hanno evitato di ingolfare attività degli ospedali.
Le attrezzature donate permetteranno di migliorare ulteriormente la qualità delle prestazioni offerte ai ricoverati, sia nella diagnostica, con l’Holter, sia con l’aspiratore, necessario per applicazioni di piccola chirurgia e trattamenti post operatori.