A Lanciano, studente minaccia la professoressa per un brutto voto. L’aggressione verbale evita di sfociare in qualcosa di più grave per l’intervento di un collega
Un banale “due” in pagella si è trasformato in un pericoloso scatto d’ira, culminato in minacce dirette a una professoressa. È quanto accaduto venerdì mattina in un istituto superiore di Lanciano, dove uno studente appena maggiorenne ha dato in escandescenze alla riconsegna di una verifica insufficiente, rendendo necessaria l’intervento di un altro docente per evitare il peggio.

La scena si è svolta in classe, davanti agli occhi attoniti dei compagni. Alla vista della bassa valutazione, un misero “2” proprio a ridosso della chiusura dell’anno scolastico, il ragazzo avrebbe accartocciato il compito per poi, con fare apparentemente calmo, avvicinarsi alla cattedra.
Un istante dopo, però, la calma si è trasformata in una vera e propria esplosione d’ira. Lo studente avrebbe rivolto alla professoressa insulti pesanti e frasi dal contenuto chiaramente intimidatorio, minacciandola di ripercussioni nel caso in cui lo avesse rimandato nella materia a fine anno.
L’aggressione verbale è stata violenta e tesa, ma non è degenerata ulteriormente solo grazie al provvidenziale e tempestivo intervento di un altro professore, che si è frapposto tra i due, mettendosi a difesa della collega e disinnescando la situazione.
La denuncia e la fragilità del sistema scolastico
La scuola ha condannato con fermezza episodi di violenza come quello accaduto alla docente, che ha prontamente presentato querela al comando carabinieri di Lanciano, un atto dovuto per tutelarsi e dare un segnale.

Dalla dirigenza dell’istituto è arrivato un commento che mischia condanna e amara riflessione: “La violenza è sempre deprecabile e da condannare, ma la comunità educante dovrebbe riuscire a disinnescare certe situazioni, con un occhio alle fragilità. E quando non ci riesce è un po’ un fallimento“. Parole che sottolineano le complessità e le sfide che gli istituti scolastici si trovano ad affrontare quotidianamente.
Il fenomeno delle aggressioni ai danni del personale scolastico, purtroppo, è in preoccupante crescita a livello nazionale. I docenti risultano essere le figure più colpite, seguiti da dirigenti scolastici e personale ausiliario.
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I dati del Ministero dell’Istruzione e del Merito sono chiari: tra gennaio 2023 e febbraio 2024 sono stati registrati ben 133 casi di aggressione fisica denunciati. Un numero che fa ancora più impressione se si considera che, negli ultimi anni, circa uno studente su cinque ha assistito ad almeno un episodio di aggressione ai danni dei propri insegnanti.