Fratellini annegati ad Ortona, Marchegiano e Cauti: ‘Una tragedia evitabile’

Ortona. “L’umana pietà, il cordoglio e l’emotività che hanno caratterizzato gli ultimi giorni ci hanno spinti a non intervenire fino ad ora sul dramma che ha coinvolto i due fratellini annegati nelle acque ortonesi. Abbiamo voluto evitare che lo sconforto e la rabbia che hanno colpito la nostra comunità e quella di Montesilvano potessero, anche solo per un momento, rompere il silenzio del dolore e della commozione”.

Lo affermano in una nota i consiglieri comunali di Ortona, Giorgio Marchegiano ed Emore Cauti, che proseguono: “Ma su chi, come noi, ricopre un ruolo nelle istituzioni incombe il dovere di rendere pubblico tutto ciò di cui si è a conoscenza. A imporci di raccontare i fatti degli ultimi mesi e a non restare in silenzio è il rispetto che nutriamo nei confronti della nostra comunità.

13 GIUGNO 2019

La mattina del 13 giugno, a causa di un malore, un uomo di 49 è deceduto sul litorale nord di Ortona nelle vicinanze della spiaggia libera della Stazione di Tollo.

15 GIUGNO 2019

A seguito di questo primo decesso e su sollecitazione delle attività ricettive presenti in prossimità delle spiagge libere ortonesi, nel Consiglio comunale del 15 giugno abbiamo presentato una mozione che impegnava il Sindaco e la Giunta a stanziare i fondi necessari affinché le spiagge libere del nostro comune – o almeno le più frequentate – fossero dotate di un servizio di salvataggio e primo intervento, oggi purtroppo assente. La nostra mozione non fu approvata: nonostante le firme di tutti i Consiglieri comunali di minoranza, nessuno dei Consiglieri di maggioranza – Sindaco compreso – ritenne di sottoscriverla.

23 GIUGNO 2019

Pochi giorni dopo, il 23 giugno, un anziano di 89 anni ha accusato un malore ed è morto mentre si trovava in un altro tratto di spiaggia libera della nostra Città. Nel far notare che si trattava del secondo decesso in pochi giorni e che ritenevamo ingiustificato il rifiuto dell’Amministrazione comunale di stanziare i fondi per rendere più sicuro il nostro litorale, fummo accusati dal Sindaco di strumentalizzare l’accaduto quando invece il nostro intento era semplicemente fare in modo che ci fosse un ripensamento da parte della maggioranza.

1 LUGLIO 2019

Grazie probabilmente alla pressione dell’opinione pubblica che non aveva condiviso lo scaricabarile del Sindaco, nel Consiglio comunale del 1 luglio la nostra mozione ha avuto miglior sorte. Sebbene la maggioranza abbia continuato a negare l’opportunità di investire per l’istituzione di un servizio di salvataggio e primo intervento, è stata approvata all’unanimità la proposta di istituire quantomeno un servizio di sorveglianza itinerante nei tratti più frequentati.

OGGI

Da allora, più di un mese e mezzo fa, l’Amministrazione comunale non è stata in grado di fare nulla in tale direzione, lasciando tutte le spiagge libere di Ortona, comprese quelle dove quotidianamente si riversano migliaia di persone, in balia degli eventi. Perché? Il motivo principale è da rinvenirsi nell’esiguità dei fondi che l’Amministrazione Castiglione intendeva destinare a tale servizio: poche migliaia di euro che hanno reso impossibile per gli operatori del settore mettersi a disposizione dell’Ente. A questo proposito resteranno nella nostra memoria le parole usate da qualcuno durante una sospensione del Consiglio comunale del 1 luglio: «Vogliamo metterci 2/3000€!». Anziché partire da un’analisi dell’esigenza e trovare i fondi necessari, si è pensato di partire dai fondi che mediaticamente si era disposti ad investire per poi «…vedere cosa ci esce». Un approccio scandaloso per un tema così importante.

Il dramma avvenuto il 15 agosto ad Ortona è noto a tutti: due fratelli di 11 e 14 anni, probabilmente dopo essersi allontanati dalla riva, sono annegati nelle acque di fronte alla spiaggia libera del litorale a nord della nostra Città. È il tratto più frequentato, quello dove quotidianamente si recano centinaia di famiglie e che, almeno nelle nostre intenzioni, sarebbe dovuto essere il primo nel quale istituire il servizio di salvataggio.

Esistono tragedie inevitabili nelle quali l’uomo non può nulla: è nostra opinione che non ci troviamo di fronte ad uno di quei casi. La funzione primaria dei bagnini, oltre che soccorrere persone già in difficoltà, è quella di impedire che i bagnanti possano andare incontro a situazioni di pericolo. Quante volte li sentiamo fischiare per allertare coloro che per imprudenza o distrazione si allontanano dalle acque sicure? In un angolo di mare ben sorvegliato, ognuno di noi verrebbe immediatamente richiamato prima di finire in mezzo a correnti e onde pericolose.

È anche per questo che continuiamo a ritenere che l’Amministrazione comunale abbia commesso un errore gravissimo nel non istituire un servizio di salvataggio almeno nei tratti di spiaggia libera della nostra Città più intensamente frequentati. Fa male doverlo ammettere, ma la speranza è che la morte di Alessandro e Federico XU possa trovare un barlume di senso nell’evitare che tragedie del genere possano ripetersi. Chi, a partire dal Sindaco Castiglione, ha una responsabilità pubblica si renda pienamente conto dell’importanza del proprio ruolo e se ne faccia carico. Noi non ci tireremo mai indietro”.

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