Con la riapertura delle attività commerciali, purtroppo, sono tornati a crescere gli avvistamenti e le segnalazioni di pescatori subacquei che nel cuore della notte, armati di bombole, luci e fucili, depredano i nostri mari prelevando senza scrupolo ricci e polpi, assai richiesti in alcuni mercati in nero soprattutto di Puglia e Campania. Operano come delle vere e proprie bande, con tanto di “palo” posizionato in punti strategici pronto ad avvisare i sub all’arrivo delle forze di polizia. Ma questa volta la fortuna non ha aiutato i due campani che, proprio mentre pensavano di averla fatta franca risalendo in macchina, alle 03.00 circa, venivano intercettati da una pattuglia dei Carabinieri ai quali non hanno saputo fornire giustificazioni sull’insolito carico nel cofano.
E’ stata quindi attivata la Guardia Costiera di Ortona, che era sulle loro tracce già da tempo: il bottino, oltre 60 kg di polpi ancora vivi, è stato rigettato in mare, mentre l’attrezzatura da sub è stata posta sotto sequestro e sarà destinata alla confisca. Sempre nella sera di ieri, nei pressi del porto di Ortona, i militari della Guardia Costiera avevano intercettato altri due veicoli, con a bordo tre soggetti provenienti dal barese, con nel cofano mute da sub, fucili subacquei e un piccolo gommoncino.
I tre, già noti alla Capitaneria in quanto già precedentemente sanzionati per pesca di frodo di ricci, erano in procinto di immergersi, ma sono stati intercettati in tempo, identificati e diffidati dall’effettuare attività di pesca non consentita. Nel frattempo i loro veicoli sono stati segnalati ai diversi comandi marittimi della costa per controlli mirati lungo l’intero litorale della provincia anche nelle prossime sere.