Il raggiro dei falsi incidenti è molto diffuso in tutta Italia. Andiamo a vedere nei dettagli cosa succedeva nella provincia di Chieti
Le truffe sono ormai all’ordine del giorno anche in Abruzzo. Sono continue le notizie di fermi o di aperture delle indagini nei confronti di persone coinvolte in queste raggiri. Negli scorsi mesi le forze dell’ordine in provincia di Chieti hanno chiuso una inchiesta importante con il coinvolgimento di diverse persone.

Secondo le informazioni de Il Centro, la Procura ha chiesto il rinvio al giudizio di 120 persone. Numeri importanti e che confermano come la truffa funzionava e ha portato nelle casse delle persone coinvolte centinaia di migliaia di euro. Le accuse sono pesanti e il prossimo 14 ottobre si deciderà se ci sarà davvero il processo per tutti. Un percorso giudiziario che potrà portare 11 compagnie assicurative e 15 vittime dei reati di falso e sostituzione di persona costituirsi parte civile.
Come funzionava la truffa
La truffa funzionata in un modo consueto e ha visto il coinvolgimento di attori, avvocati e anche di medici. Le persone si prendevano bastonate alle ginocchia per provocare fratture, fingere l’incidente e intascare i risarcimenti. Una banda che è andata avanti per anni portando le assicurazioni e anche la gente comune a vedersi sfilare centinaia di euro a causa di questa vicenda.
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L’indagine della Procura di Chieti ha permesso di mettere la parola fine. Non è stata una inchiesta facile. Pedinamenti, intercettazioni e alla fine la decisione di chiedere il processo per 120 persone. La decisione finale spetterà al Gip il prossimo ottobre, ma la sensazione è che i principali responsabili dovranno trascorrere un lungo percorso giudiziario che dovrebbe portarli alla condanna oltre che ad un risarcimento dei truffati.

La notizia ha portato un sospiro di sollievo nella provincia di Chieti. Il rischio di altre truffe simili era molto alto e il fermo consente di mettere fine ad un raggiro che andava avanti ormai da molto tempo. Naturalmente l’attenzione resta molto alta per evitare che in futuro possano accadere altri episodi simili. L’obiettivo è quello di garantire la sicurezza di cittadini e residenti.





