Chieti, escursionista in difficoltà: interviene il soccorso alpino

Non si fermano le escursioni in terra abruzzese come il lavoro della macchina dei soccorsi in caso di persone in difficoltà a ritornare a valle

Il periodo estivo vede molte persone approfittare magari di qualche giorno di ferie e del sole per magari effettuare una escursione nei diversi posti abruzzesi che lo permettono. Un uomo in questo lunedì 21 luglio ha lasciato casa per raggiungere il Vallone di Santo Spirito, in provincia di Chieti.

Il soccorso alpino in azione
Chieti, escursionista in difficoltà: interviene il soccorso alpino (Ansa) – abruzzo.cityrumors.it

Intorno alle 11, però, la chiamata ai soccorsi. L’escursionista non si è sentito bene e il soccorso alpino, insieme al servizio speleologico, è intervenuto per portare l’uomo in salvo e sottoporlo a tutte le cure del caso. Per fortuna tutto si è concluso nel migliore dei modi e anche la persona ha potuto tirare un sospiro di sollievo importante. Naturalmente quanto successo conferma la necessità di dover uscire sempre con qualcuno oppure essere pronti a chiamare aiuto appena si ha un sintomo.

Chieti, escursionista soccorso: la ricostruzione

L’uomo era uscito di casa e si trovava presso il Vallone di Santo Spirito quando ad un certo punto ha avuto un malore e ha chiamato immediatamente i soccorsi. Secondo quanto ricostruito da Lapresse, l’escursionista ha accusato degli improvvisi crampi oltre che perso conoscenza e manifestato i sintomi di un colpo di calore.

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La persona, però, ha avuto la prontezza di avvisare gli amici di quanto successo e sono stati proprio questi ultimi ad avvisare il soccorso alpino. La macchina operativa si è messa immediatamente in moto e l’uomo, nonostante le condizioni complesse del terreno, è stato portato in salvo e poi trasferito in ospedale dove è stato sottoposto ad ulteriori approfondimenti medici per capire le sue condizioni.

Il soccorso alpino in azione
Chieti, escursionista soccorso: la ricostruzione (Ansa) – abruzzo.cityrumors.it

Fortunatamente le condizioni non sono gravi e l’escursionista ha potuto tirare un sospiro di sollievo. La paura è stata davvero tanta e per questo motivo il timore è che si trattava di qualcosa di molto più grave. Poi gli esami hanno confermato che il malore era dovuto molto probabilmente ad un colpo di calore. La lucidità di chiamare aiuto ha permesso di evitare una tragedia.

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