Atessa. Il sindaco di Atessa, Giulio Borrelli – in una lunga e argomentata lettera – chiede al presidente della Provincia di Chieti, Mario Pupillo, che sia rimesso mano a tutto il tratto della strada provinciale 119, dal confine con Perano a Paglieta, che attraversa la Val di Sangro, dove c’è la zona industriale più importante dell’Italia centrale. Vanno fatti i lavori sia nel tratto da Perano a Saletti, sia da Saletti a Paglieta.
“E’ essenziale – scrive il primo cittadino di Atessa – che, finalmente, dopo decenni di abbandono, si cominci a rifare la provinciale 119. Tuttavia le risposte date finora sulla risoluzione delle criticità esistenti non soddisfano le reali esigenze, Il tratto tra Perano – Atessa – Paglieta è il più importante di quella strada, perché frequentato dagli automobilisti di tutti i comuni limitrofi e non. E’ un dato reale, non un motivo di polemica”.
“E’ vero – rimarca – Borrelli – che, negli ultimi anni, considerate le esigue risorse, Atessa non è stata trascurata”. Ci sono stati interventi realizzati (ad esempio: Atessa – Tornareccio – Colledimezzo) e altri ( come il rifacimento di tratti dello scorrimento veloce con la messa in sicurezza di muri laterali) sono stati finanziati e sono in attesa di esecuzione. Sono state portate a compimento anche due importanti rotonde sulla 119, con relativa bretella di collegamento, recentemente inaugurate. Ma, adesso, bisogna provvedere a risanare questo tratto di un’arteria fondamentale. “Le risorse erano state individuate”, rileva il sindaco di Atessa che, a sostegno di questa affermazione, porta una corposa documentazione (delibere, atti amministrativi) che comprovano la priorità riconosciuta a questa arteria e le fonti di finanziamento”. Nel caso che “tratti ammalorati della provinciale 119 non dovessero rientrare nella esecuzione delle opere già affidate alla ditta appaltatrice”, Borrelli chiede a Pupillo di intervenire in altri modi. Come? Con le economie derivanti dai ribassi d’asta reperibili grazie “all’Accordo di Programma Quadro” con la Regione, e con l’utilizzo di nuove risorse che saranno assegnate dallo Stato alle Province nel prossimo anno, anche in virtù del “Recovery Plan”.
“Va comunque assicurata, entro la fine del 2021 – conclude il sindaco – la messa in sicurezza dell’intero percorso ricadente nell’area della Val di Sangro”.