Vasto. Nell’incontro di ieri pomeriggio con l’assessore Nicoletta Verì abbiamo avuto modo di illustrare la proposta per la “presa in carico” di Thomas, coerente con il setting riabilitativo prescritto dall’Unità di Valutazione Multi dimensionale del Distretto di Vasto.
Un confronto costruttivo che ha visto la partecipazione del Dott. Giuseppe Bucciarelli, neo direttore del dipartimento Salute e Welfare, il Prof. Massimo Di Giannantonio, Capo Dipartimento Salute mentale ASL Chieti e il Dott. Riccardo Alessandrelli, neuropsichiatra esperto in autismo ad alto funzionamento.
Nell’assessore Nicoletta Verì abbiamo trovato una donna preparata e informata che ha capito immediatamente le difficoltà del piccolo Thomas e con l’ausilio del Dott. Bucciarelli hanno individuato le modalità che permetteranno alla ASL di Vasto – Lanciano – Chieti di rispettare l’ordinanza del Giudice e attivare immediatamente il setting nelle modalità richieste dalla famiglia e dalla nostra associazione.
L’assessore Verì ha sottolineato più volte la necessità di attivare immediatamente e per tutti, su tutto il territorio abruzzese, i 3 setting dedicati all’autismo per permettere a tutto il territorio. Una azione politica già avviata e purtroppo tristemente interrotta per la scomparsa del Dott. Roberto Fagnano. Nella sala dove lo incontrammo per l’ultima volta siamo tornati a parlare delle sue proposte per una razionalizzazione dei servizi riabilitativi e residenziali per l’autismo.
“Ringrazio con tutto il cuore l’assessora Nicoletta Verì per la cura e l’attenzione che ha dedicato ai problemi legati alle terapie di mio figlio e per l’accoglienza serena e attenta che ci ha riservato. Attendo fiduciosa le pratiche burocratiche che la ASL ha promesso di sbrigare entro brevissimo tempo” Questo il commento di Marie Helene al termine dell’incontro.
Ringraziamo il nostro amico Giovanni Legnini e la nostra madre simbolo Marie Hélène per la fiducia nel nostro operato. Autismo Abruzzo onlus è al fianco delle Istituzioni per contribuire alla soluzione dei problemi attraverso le esperienze dirette delle famiglie. Molto resta da fare, a cominciare dalle attività del “Durante e dopo di Noi”.