Alba Adriatica. Mentre la forte mareggiata da levante inghiotte pezzi di spiaggia, facendo rivivere nefaste situazioni lontane solo pochi mesi, dinanzi alle strutture balneari della zona nord prendono forma dei cartelli.
Visibili ed emblematici che condensano la rabbia, ma anche lo scoramento degli operatori turistici del litorale nord di Alba Adriatica. “Stagione 2020: causa erosione chiuso. Per l’assenza delle istituzioni: senza progetti, niente futuro”. E mentre la mareggiata arriva a lambire addirittura la passeggiata in alcuni frangenti, dinanzi alle concessioni balneari della zona nord di Alba Adriatica, quella maggiormente colpita del fenomeno erosivo, gli operatori danno vita ad una protesta silenziosa.
Ma tanto silenziosa non lo è, perché sui cartelli vengono vergati un paio di situazioni chiare. La mancanza di progetti chiari e definiti, in tema di lotta all’erosione, per il futuro e la difficoltà di andare avanti. Visto che la prima vera mareggiata autunnale ha creato danni e preoccupazioni di non poco conto. Che si uniscono al fenomeno erosivo crescente e alle incertezze, in materia di interventi e progettualità, per il futuro. Che non può non passare attraverso la collocazione di barriere rigide.