Orsogna, venerdi’ l’inaugurazione del Parco del Sorriso

Orsogna. Il parco giochi della Pineta di Orsogna sarà intitolato “Parco del Sorriso” in una cerimonia che si svolgerà venerdì prossimo, 21 marzo, alle ore 10.

L’area sarà dedicata, in particolare, ai “Bambini di Bullenhuser Damm”: si tratta di 20 piccoli ebrei di varia nazionalità, compreso il napoletano Sergio De Simone, infettati e assassinati dai nazisti nel 1945 in Germania. Con la denominazione “Parco del Sorriso” gli alunni delle classi quinte della Scuola Primaria dell’Istituto comprensivo di Orsogna, con la dirigente scolastica Lucilla Taraborelli e le insegnanti Annalisa Ciancio e Lucia Carpineto, intendono ricordare tutti i bambini ai quali le guerre e i genocidi “hanno strappato la primavera della vita, rubando per sempre il loro sorriso”. All’iniziativa della scuola ha aderito subito l’Amministrazione comunale che ha messo a disposizione il parco di via Raffaele Paolucci.La cerimonia – alla quale sono stati invitati il Prefetto di Chieti, Fulvio Rocco De Marinis, il Sindaco, Alessandro D’Alessandro, l’assessore comunale alla Cultura, Anna Bucci, i genitori e tutti i cittadini – conclude un progetto di studio sulla Shoah, dal titolo “Bambini nel vento”, portato avanti nelle classi della Scuola Primaria dell’Istituto comprensivo di Orsogna. In occasione della Giornata della memoria, i ragazzi hanno anche interpretato al Teatro un’operetta musicale, “Le farfalle non volano nel ghetto”. Gli alunni, insieme all’insegnante di religione Elena Naccarella, hanno inviato una lettera a Papa Francesco, tramite l’arcivescovo di Chieti-Vasto, Bruno Forte, per informarlo delle loro attività.Il programma della “Giornata del Sorriso” venerdì prossimo prevede alle ore 10 l’arrivo al Parco del Sorriso di alunni e ospiti, seguito dal saluto delle autorità. Alle 10.30 gli alunni illustreranno le motivazioni dell’intitolazione, che avverrà alle 10.45. Subito dopo piantumeranno un bulbo di giglio.I 20 bambini ebrei furono selezionati nel campo di sterminio di Birkenau dal famigerato dottor Josef Mengele e sottoposti dal medico tedesco Kurt Heissmeyer a un assurdo e inumano esperimento nel campo di concentramento di Neuengamme, nella convinzione che iniettando loro bacilli tubercolari sarebbero stati vaccinati contro la tubercolosi polmonare. L’esperimento fallì e i 20 bambini, per far sparire le tracce visto l’arrivo delle truppe alleate, furono successivamente uccisi in modo orrendo nella scuola amburghese di Bullenhuser Damm.

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