Chieti. Un case history a livello nazionale. Presentato in mattinata, presso la sede della delegazione comunale in piazza Carafa a Chieti Scalo, il progetto qualità dell’azienda speciale multi servizi Chieti Solidale.
Presenti il presidente di Chieti Solidale, dottor Alfiero Corbo, il direttore dell’azienda Chieti Solidale, dottor Angelo Romano e il dottor Alessandro Ciglieri, curatore del progetto.
Illustrati i dettagli del sistema di monitoraggio, tecnologicamente avanzato, legato al manuale aziendale, elaborato per monitorare la qualità dei servizi socio-assistenziali erogati. Una piattaforma in grado di misurare efficienza, efficacia ed economicità degli obiettivi stabiliti, in totale trasparenza a garanzia degli utenti e dei cittadini. Un sistema che è già diventato un case history a livello nazionale.
“Noi abbiamo incominciato a gestire questa nuova piattaforma – ha detto il presidente della Chieti Solidale, Alfiero Corbo – con questo modello organizzativo siamo attivi già da inizio maggio, abbiamo iniziato con un progetto sperimentale all’interno con pochi servizi per verificare anche la fattibilità del progetto. Innanzitutto abbiamo cercato di dare questa ricettività, trasparenza e dare dei parametri di efficienza sia per noi stessi che ci dobbiamo confrontare con l’esterno, sia per quanto riguarda il Comune che ci affilia i servizi e deve vigilare soprattutto sulla nostra attività, ma anche per i cittadini che usufruiscono dei nostri servizi e sono tutelati e anche i cittadini con non ne usufruiscono e vogliono capire di più che cosa fa Chieti Solidale e come vengono gestiti i soldi pubblici- questo è un risultato importante che abbiamo visto innanzitutto di estrema professionalità dei nostri dipendenti che, con estrema formazione che è dovuta anche a tutto il team dei Servizi Sociali, ha erogato servizi ad alta prestazione e ad alta efficacia sulla popolazione residente a Chieti. questo ci fa ben sperare per quando il progetto entro la fine dell’anno verrà espletato su tutti i servizi inseriti nel Piano di Zona, sempre per dare una risposta puntuale alle esigenze del territorio”.
“È un lavoro che oggi presentiamo ma che ci ha visti impegnati per oltre un anno – ha sottolineato il direttore di Chieti Solidale, Romano – è un anno in cui abbiamo coltivato i rapporti con gli utenti, con i nostri dipendenti per perrararli a questo cambiamento e anche con il Comune. Oggi dobbiamo migliorare i nostri servizi e dobbiamo porci degli obiettivi per dire se siamo stati bravi oppure no. È un lavoro molto impegnativo, speriamo di estenderlo a tutti i servizi, nell’opuscolo il numero di parametri forniti è consistente: sono 50 servizi e per ogni servizio ci sono 7/8 pagine dedicate che si basano su cose reali. Abbiamo fatto tutto questo grazie alla collaborazione dei dipendenti, del Consiglio di Amministrazione e di professionalità importanti che ci hanno permesso di spingerci un po’. Siamo alla partenza, se ci troveremo ad offrire altri servizi dovremo essere pronti, l’azienda serve oltre 200 famiglie, l’impatto reale di questa azienda sul territorio è veramente significativo. È un’azienda che era un po’ in ombra e secondo noi, per l’importanza che ham deve essere aperta a tutti, anche con questi strumenti”.
“L’azienda Chieti Solidale – ha spiegato il curatore del progetto, Alessandro Ciglieri – eroga per conto del Comune tutte le prestazioni socio-assistenziali e d’inclusione per la comunità fragile e residente nel comune di Chieti. C’è stato un percorso di ciascuna delle 50 prestazioni, sono stati definiti i numeri d’intervento e gli standard di qualità sia verso la professionalizzazione dell’intervento, sia verso l’aspettativa degli utenti e verso i principi socio-assistenziali. È molto importante ad esempio che agli accessi domiciliari si sia puntuali per non sconvolgere l’erogazione famigliare, è molto importante che gli interventi vengano svolti dallo stesso operatore per un’approfondita conoscenza del beneficiario ed è molto importante la qualifica professionale dell’operatore. Quindi puntualità, professionalità e continuità assistenziale, questi sono dei principi fondamentali che abbiamo scritto nero su bianco, non solo li abbiamo resi documento in modo che non possano rimanere chiacchiere, è stato introdotto anche un modello tecnologico che controlla questi indicatori. Quindi dal 1° marzo, sperimentalmente per l’assistenza domiciliare e nel futuro per tutte le 50 prestazioni, ogni operatore dotato di uno smartphone classico, con un’applicazione specifica per gli interventi, ogni beneficiario di prestazioni ed in possesso di una semplicissima smartcard sociale, quindo si incontrano operatore e utente si avvicinano e segnala alla piattaforma che coordina tutti questi dati: chi era l’operatore, con quale qualifica, a che ora e dove ha avuto accesso. In tempo reale l’azienda rileva quanto l’operatore è stato puntuale rispetto a quanto pianificato, qual è l’operatore, augurandoci che sia sempre lo stesso assegnato per continuità assistenziale e qual è la sua professionalità. Quindi la qualità non è più solo un documento di potenziali chiacchiere, ma è diventato anche oggettivo e rilevabile in tempo reale. Ciò permetterà fondamentalmente una rivoluzione del sistema di erogazione al servizio socio-assistenziale. Ricordo che questo caso così complesso è l’unico in Italia, l’azienda Chieti Solidale sta facendo un percorso di qualificazione e di rafforzamento evolutivo, unico, che potrà diventare senz’altro un modello senz’altro da copiare in tutti gli altri ambiti nazionali e internazionali”.
Francesco Rapino