Era questa, probabilmente, la rotta seguita da una cospicua partita di cocaina, circa 2 chili e mezzo, sequestrata dai carabinieri della compagnia di Chieti durante un controllo al casello autostradale di Brecciarola. I militari, infatti, hanno controllato un’auto condotta da Antonio Tarroni, 49anni, originario di Ferrara, ma con un doppio domicilio (Pescara e Napoli), che stava facendo ritorno a Pescara. Sul cruscotto della vettura, i carabinieri hanno rinvenuto un borsello contenente 1.600euro in contanti e sei telefoni cellulari. Particolari, questi, che hanno insospettito le forze dell’ordine. L’auto, una Mercedes classe C, è stata rivoltata come un calzino e nel cofano posteriore sono spuntati fuori due panetti avvolti con del cellophan, intatti, contenenti 2 chili e 400 grammi di cocaina purissima. Lo stupefacente, una volta tagliato e venduto, avrebbe fruttato un introito di almeno 250mila euro. Secondo i carabinieri della compagnia di Chieti, la polvere bianca era stata acquistata in Campania e in parte sarebbe stata tagliata e venduta in occasione delle festività di fine d’anno. Antonio Tarroni, dopo le formalità, di rito, è stato arrestato con l’accusa di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Sempre nel chietino, nelle ultime ore, i carabinieri hanno perfezionato altri due arresti sempre nell’ambito dello spaccio di droga. A Francavilla è finito in manette Alessandro Mastrorazio, di 31anni, di Foggia, trovato in possesso di nove stecche di hascisc (100 grammi complessivi di fumo), 45 grammi di cocaina e 5 di marijuana. Sempre a Francavilla, infine, i carabinieri hanno fermato Enver Zelo, 30enne albanese. I militari sono intervenuti in via Alcione, perché alcuni passanti avevano segnalato la presenza di un uomo che pregava per terra. Alla vista degli uomini in divisa, l’albanese è fuggito in maniera precipitosa, ma una volta raggiunto e bloccato è stato trovato in possesso di un involucro contenente 28 grammi di cocaina.