San Giovanni Teatino. È stata firmata questa mattina la convenzione tra il Comune di San Giovanni Teatino e l’associazione “Domenico Allegrino” onlus che mira ad agevolare i residenti in difficoltà economiche e indirizzarli verso i servizi offerti gratuitamente dal poliambulatorio di via Alento a Pescara.
Un documento, al quale ha lavorato l’assessore Alessia Chiacchiaretta, che impegna Comune ed associazione anche a realizzare delle “giornate della prevenzione” sul territorio di San Giovanni Teatino.
A siglare l’accordo sono stati il sindaco, Luciano Marinucci e la presidentessa dell’associazione, Antonella Allegrino.
“Abbiamo fortemente voluto – ha spiegato Chiacchiaretta – stringere questo patto per rispondere ai bisogni sempre crescenti che dal territorio ci vengono segnalati: la crisi economica è sempre più pesante e molte famiglie non riescono neppure a garantirsi i servizi sanitari. Per questo, fare informazione tra i cittadini dell’esistenza di un poliambulatorio così specializzato e soprattutto gratuito è un importante servizio sociale che facciamo nei confronti dei cittadini”.
“La firma di questa convenzione – ha spiegato la presidentessa Allegrino – è molto positiva per noi, poiché la trasmissione di informazioni da parte degli uffici comunali consentirà a molte persone di acquisire informazioni utili per le loro necessità di salute a cui essi potranno far fronte gratuitamente in un periodo di grandi ristrettezze economiche. Il Poliambulatorio è nato nel 2007 come uno dei tanti progetti realizzati dall’Associazione Domenico Allegrino, da sempre impegnata nel sociale e nell’assistenza alle persone bisognose. In cinque anni di attività l’utenza va incrementando sempre di più e assumendo un profilo singolare, specchio della sempre più problematica congiuntura economica. Alla base della richiesta di aiuto c’è sempre il fattore economico, gli utenti sono soggetti indigenti, famiglie atipiche, con un solo genitore, talvolta parenti affidatari, stranieri che vivono situazioni di pesante marginalità e persone psichicamente provate, talvolta proprio dalla situazione di indigenza sentita. Ma a questi si sono aggiunti nuovi disoccupati, molti con lauree e curriculum importanti, nuclei familiari “normali” monoreddito, che non arrivano a fine mese e non possono permettersi spese mediche essenziali per sé e per i propri figli, anziani con pensioni minime, spesso insufficienti persino a pagare affitti e bollette”.