Pescara. In un piccolo centro della provincia di Chieti, al termine di una complessa attività info-investigativa con notizie apprese da social media e piattaforme di video sharing, i militari del Nucleo antisofisticazioni e tutela della salute hanno individuato uno studio medico polispecialistico nel quale venivano praticate ozonoterapia, magnetoterapia, ionoterapia, test omeotossicologici e oculistica, risultato in difetto dell’autorizzazione prevista per legge.
Ad esercitare abusivamente la professione era il responsabile del centro, un medico chirurgo risultato non essere iscritto al relativo albo professionale. Le indagini hanno permesso di raccogliere indizi di reità anche a carico di una donna, priva di alcun titolo professionale, che fungeva da assistente del responsabile. Entrambi sono stati segnalati alla Procura della Repubblica teatina per l’ipotesi di reato di concorso nell’esercizio abusivo delle professioni sanitarie e per aver attivato un ambulatorio polispecialistico, in difetto di autorizzazione.
Lo studio è stato sottoposto a sequestro penale, a disposizione della magistratura.