“Oggi avevamo invitato a questo tavolo le due aziende che però, scusandosi, ci hanno chiesto di esonerate dal parteciparvi a causa di concomitanti impegni societari. Allora abbiamo scritto loro una lettera” ha spiegato Di Giuseppantonio “manifestando la nostra amarezza e torniamo ad invitarli perché restano comunque interlocutori fondamentali. Concordo con quanto affermato anche dai rappresentati sindacali intervenuti, sulla necessità di doverci concentrare soprattutto sulla riconversione dello stabilimento Golden Lady, in considerazione del progetto presentato dall’azienda. Siamo favorevoli a progetti capaci di generare occupazione stabile e duratura e che riteniamo debbano essere ancorati al settore produttivo ma restiamo aperti a tutte le ipotesi utili a salvaguardare almeno i 600 posti di lavoro che sembrano maggiormente in pericolo. Condividiamo, come Provincia, anche l’opportunità che al centro dell’attenzione di tutti, politica, organizzazioni sindacali e datoriali, ci sia una vertenza Valsinello, un’area che ha già pagato molto in termini occupazionali negli ultimi cinque anni e per la quale abbiamo il dovere morale di trovare un progetto alternativo capace di scongiurare l’ipotesi, paventata oggi dai rappresentanti dei lavoratori, che possa trasformarsi in valle della morte”.