Ieri pomeriggio – scrive in una nota Capece – un detenuto ristretto nel carcere di Lanciano sottoposto a regime particolare per tentata evasione in uno degli istituti romani, esperto di arti marziali, già denunciato in precedenza per minacce, al rientro dall’ora d’aria ha improvvisamente sferrato una tremenda gomitata al volto del sovrintendente di polizia penitenziaria addetto alla sorveglianza generale dell’Istituto”. “Una situazione di alta tensione – dice Capece – l’ennesima, rispetto alla quale e’ stato necessario l’intervento di altro personale per riportare la calma nel reparto. Questo nuovo grave fatto accaduto a Lanciano è l’ennesimo segnale, in ordine di tempo, delle criticità del penitenziario di Villa Stanazzo. Non più tardi di qualche giorno fa, nell’Istituto di pena frentano due detenuti sono stati ricoverati in ospedale, entrambi feriti a morsi. La drammatica situazione penitenziaria – conclude Capece – oggi è contenuta principalmente dal senso di responsabilità degli agenti, ma queste sono condizioni di sfiancamento e logoramento che durano ormai da molti mesi”. Secondo i dati diffusi recentemente dal segretario generale della Uil Pa, Eugenio Sarno, il carcere di Lanciano è stato il più sovraffollato d’Abruzzo nel 2010 con un 89,5% di presenze in più rispetto alla normale capienza.