Chieti. Questo pomeriggio, presso l’Auditorium del Rettorato dell’Università “G. d’Annunzio”, si è tenuta l’inaugurazione dei lavori del 65° congresso nazionale Fuci, che ha visto gli interventi di Umberto Di Primio, sindaco di Chieti, Nunzio Galantino, Segretario generale della CEI, dell’Arcivescovo Chieti-Vasto, Bruno Forte, e di Roberto Napoletano, direttore del “Sole24Ore”.
Nel suo intervento di saluto, il Sindaco ha rimarcato l’impegno dei giovani della Fuci nel coniugare formazione universitaria con la voglia di essere protagonisti nella società di oggi.
“E’ motivo per me di grande orgoglio ospitare nella città di Chieti il 65° congresso della Fuci – ha esordito il Sindaco – L’importante tema scelto per questo appuntamento, fa emergere in me, cattolico impegnato in politica, forte l’idea che oggi i percorsi di vita di ciascuno vadano arricchiti da valori in grado di renderci interpreti di quello spirito di servizio che, quando è compiuto in piena, sincera dedizione verso gli altri, contribuisce a costruire il bene comune. I “fucini” sono oggi una risorsa perché riescono a coniugare il loro impegno nella formazione universitaria con la voglia di essere protagonisti in una società dove tutto tende ad essere omologato. Avere la forza di dire cosa pensiamo e agire sulla scorta di profondi valori credo sia fondamentale. Alcune considerazioni prendendo spunto dal tema dei lavori. Negli ultimi anni, in Italia, gli iscritti alle università sono notevolmente diminuiti. Molto dipende dalla crisi economica che stiamo attraversando ma molto anche dall’incertezza di poter fruire della propria conoscenza per trovare lavoro. Essere ultimi tra i 27 paesi dell’Unione Europa e penultimi tra i 40 paesi che fanno parte dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, è un problema di cui chi deve investire in questo Paese e noi, chiamati al governo locale, deve preoccuparci. Oggi l’Università è un’occasione persa se non le riconsegniamo la possibilità di formare la futura classe dirigente. Auspico anche da parte vostra una forte spinta verso chi può e deve determinare scelte a livello nazionale. Infine vorrei ricordare con voi le parole che Papa Francesco rivolse ai giovani della FUCI in occasione del Congresso nazionale straordinario per la Beatificazione di Papa Paolo VI consegnandovi alcune parole che credo debbano essere iscritte nel percorso di vita di ognuno: studio, ricerca, coraggio, umiltà e ascolto”.