Non invitata, la nuova berlina italiana entra nel salotto buono del mercato automobilistico e lo fa dalla porta principale, andando a stanare padroni di casa tedeschi, proprio li dove si sentono più forti,sulle berline ad alte prestazioni .
Quello delle granturismo travestite da comuni berline è un segmento da sempre dominato dalla triade Audi, Bmw e Mercedes; in attesa della nuova Audi RS4, regine del settore sono la Bmw M3 e la Mercedes C63 Amg S ; vediamo quindi, ambito per ambito, se la nuova quattroporte italiana ha i numeri per stare dietro , o magari davanti, agli ipervitaminizzati panzer tedeschi.
Stile
Sono tutte e tre macchine vistose, eccessive come le prestazioni di cui sono capaci, cofani lunghi ,abitacoli arroccati sull’asse posteriore, passaruota extralarge ed appendici aerodinamiche sparse un po’ ovunque sono la loro cifra comune ma si differenziano per la diversa declinazione della sportività : la Mercedes è forse la più sobria delle tre ; aggressiva ma al tempo stesso elegante l’ italiana, con il tradizionale trilobo Alfa che domina il frontale ; quasi barocca in alcuni dettagli la Bmw, in particolare gli scudi anteriore e posteriore, molto lavorati, non legano molto con le linee tese e pulite della vettura dando un’ impressione di posticcio.
Motore
Alla consolidata tradizione delle tedesche nella realizzazione di propulsori dalle prestazioni a dir poco esuberanti, Alfa Romeo risponde con la sbandierata collaborazione con Ferrari, nello sviluppo del motore italiano c’è lo zampino dei tecnici di Maranello e i risultati si vedono : il lungo cofano della Giulia Quadrifoglio nasconde un cattivissimo V6 , 2.9 litri di cilindrata, biturbo, realizzato completamente in alluminio, è in grado di erogare 600 nm di coppia e soprattutto la bellezza di 510 cv, esattamente la stessa potenza del poderoso V8 della stella a tre punte e circa 80 cv in più del sei cilindri il linea Bmw che si ferma invece a quota 430 cv.
Corpo vettura
Con la Giulia, dopo 30 anni, l’Alfa Romeo torna alla trazione posteriore e al motore longitudinale, uno schema raffinato, condiviso con entrambe le sue concorrenti, così come accade anche per la scocca in alluminio e le sospensioni multilink al retrotreno.
Per quello che riguarda i materiali, Alfa e Bmw possono vantare l’uso esteso della fibra di carbonio, più resistente dell’acciaio ma molto più leggera; Mercedes al contrario non si avvale dei materiali compositi e il risultato della bilancia è impietoso : 1525 kg per la Giulia, la più leggera delle tre, pochi di più, 1590 per la Bmw, molti di più, 1725 kg per la Mercedes che sconta anche il maggior peso del cambio automatico e del pachidermico motore V8.
Dotazioni
Oltre alle consuete dotazioni (principesche) delle auto di questo livello per tutte è tre sono previsti : sospensioni attive , differenziale a controllo elettronico, sterzo ad assistenza variabile, freni carboceramici ed elaborati controlli elettronici in grado di variare la loro soglia di intervento in maniera tale da privilegiare, a seconda dei casi, la sicurezza di guida o le doti dinamiche. Da segnalare infine che Bmw ed Alfa offrono trasmissioni sia manuali che automatiche mentre sulla Mercedes è d’obbligo l’automatico.
Prestazioni
Straordinarie, per tutte, con partenza da fermo i 100 km/h vengono bruciati in 3.9 secondi dalla Giulia, 4.0 dalla M3 e 4.1 dalla C63 ; in barba al buonsenso e all’istinto di sopravvivenza, l’italiana può continuare ad accelerare fino ad oltre la soglia dei 300 km/h mentre il tachimetro delle tedesche si inchioda sui 250 km/h ma solo a causa dell’ autolimitazione elettronica, per altro escludibile su entrambe dietro congruo esborso.
Sperando di non essere smentiti dalle future prove su strada ,almeno sulla carta, l’italiana non ha niente da invidiare alle blasonate tedesche, nemmeno il prezzo, per tutte l’assegno da staccare viaggia tra gli 80.000 e i 90.000 euro, optional esclusi ovviamente.