Di Giuseppantonio ha sollecitato la convocazione di un tavolo nazionale sul quale discutere della situazione dello stabilimento ortonese.
“In un contesto economico ed occupazionale già difficile – ha scritto Di Giuseppantonio – una situazione del genere sta creando forti tensioni sociali, che sono sfociate in manifestazioni di vario genere: l’ultimo caso è l’occupazione del tetto della fabbrica e della Strada Provinciale Marrucina, nel territorio di Ortona, da parte degli operai della ditta. Va ricordato che la provincia di Chieti è una di quelle maggiormente colpite dalla crisi economica, poiché la sua economia poggia in modo determinante sul settore automotive e sul suo indotto: un settore che, come è noto, è stato tra quelli più duramente ridimensionati dalla recessione globale degli ultimi due anni. A tutto ciò va aggiunto il dramma del terremoto che, meno di un anno fa, ha colpito l’Abruzzo nel suo capoluogo. L’insieme di questi fattori determina un quadro economico e sociale estremamente precario nel territorio da me amministrato. La Provincia di Chieti sta seguendo la vicenda sin dall’inizio, attraverso il confronto con tutti i soggetti interessati e la convocazione di tavoli, con l’obiettivo di salvaguardare una realtà produttiva importante. Tutto ciò anche in considerazione del fatto che ci sono ancora margini di produttività e di operatività nello stabilimento in questione. Chiedo, pertanto, di convocare con urgenza un tavolo presso il Ministero dello Sviluppo Economico, al fine di analizzare il Piano Industriale 2010-2012 del Gruppo Samp, che coinvolge numerosi stabilimenti sul territorio nazionale, e di verificare la fattibilità di un salvataggio della capacità occupazionale in Italia, con particolare riferimento al sito di Ortona”.