Codice+della+strada%2C+con+le+nuove+regole+si+rischia+anche+se+si+prende+la+Tachipirina
abruzzocityrumorsit
/cronaca/codice-della-strada-con-le-nuove-regole-si-rischia-anche-se-si-prende-la-tachipirina.html/amp/
Cronaca

Codice della strada, con le nuove regole si rischia anche se si prende la Tachipirina

Dopo un banale controllo un cittadino si è ritrovato al centro di una situazione kafkiana. Patente ritirata per via di una Tachipirina

Immaginatevi la scena: tornate a casa tranquilli, dopo una giornata come tante. Due giorni prima, avevate un po’ di influenza e avete preso una Tachipirina, niente di strano. Poi, un controllo della polizia, e la vostra vita si complica all’improvviso: patente ritirata, auto sequestrata.

Codice della strada, con le nuove regole si rischia anche se si prende la Tachipirina (Ansa Foto) – Abruzzo.cityrumors.it

Sembra una storia assurda, eppure è quello che è successo a un automobilista italiano, che ha raccontato la sua disavventura sui social, aprendo un vero e proprio vaso di Pandora. “Trattato come un criminale“, ha scritto l’uomo, e non fatichiamo a credergli. Chi di noi non si sentirebbe così in una situazione del genere?

La sua colpa? Aver preso una Tachipirina, un farmaco che tutti abbiamo in casa, un paio di giorni prima del controllo. Purtroppo, sì. Il problema non è la Tachipirina in sé, ma la possibilità che alcuni farmaci, anche quelli da banco, possano dare falsi positivi ai test antidroga salivari.

Pensate all’ibuprofene, un comunissimo antinfiammatorio: secondo il Manuale MSD, può far risultare positivo al test per la cannabis. E non è l’unico: antidepressivi e farmaci per il raffreddore che contengono pseudoefedrina possono “ingannare” i test per le anfetamine. Persino i semi di papavero, usati in cucina, possono alterare i test per gli oppiacei.

Il nuovo Codice della Strada, un’arma a doppio taglio

Certo, il rischio di falsi positivi c’era anche prima, ma il nuovo Codice della Strada ha cambiato le carte in tavola. Prima, per sottoporre un guidatore al test antidroga, gli agenti dovevano notare uno “stato di alterazione psicofisica“. Ora non più: il test può essere fatto a chiunque, senza bisogno di particolari sospetti. Capite bene che questo aumenta le probabilità di incappare in un falso positivo, con conseguenze pesantissime.

Chi assume farmaci o cannabis terapeutica con regolare prescrizione medica viene valutato dalla Commissione Medica Locale, che decide caso per caso se la persona è idonea alla guida. Ma questo non toglie il problema di fondo: un cittadino che prende un farmaco comune per un malanno passeggero rischia di trovarsi in una situazione kafkiana.

Il nuovo Codice della Strada, un’arma a doppio taglio (Ansa Foto) – Abruzzo.cityrumors.it

I test antidroga devono essere più precisi, e i cittadini devono sapere quali farmaci possono interferire con i risultati. Non si può certo rischiare di perdere la patente e subire un sequestro dell’auto per una semplice Tachipirina.

Un piccolo consiglio nel malaugurato caso in cui vi troviate in situazioni del genere. Se si ritiene di essere stati vittima di un falso positivo a un test antidroga, è fondamentale contestare immediatamente il risultato e richiedere un secondo test di conferma, possibilmente un’analisi del sangue o delle urine, che sono considerati più affidabili. È inoltre consigliabile farsi assistere da un avvocato specializzato in diritto della circolazione stradale.

Le leggi, di qualunque tipo siano e per quanto giuste nelle intenzioni, devono tenere conto della realtà e delle possibili conseguenze sulla vita delle persone. Serve un equilibrio tra sicurezza stradale e diritti individuali. Un equilibrio che, in questo caso, evidentemente è stato messo seriamente in discussione.