La giornalista Cecilia Sala da nove giorni si trova in carcere a Evin, in Iran. La Farnesina, che al lavoro per liberarla, mantiene il massimo riserbo
Italia in apprensione per Cecilia Sala. La giornalista italiana ormai è da nove giorni in carcere a Evin, in Iran. Sulla vicenda per il momento si preferisce mantenere il massimo riserbo. Il ministro Tajani ha confermato che la Farnesina è al lavoro per liberarla il prima possibile, ma allo stesso tempo sottolinea la necessità di avere la riservatezza sulla vicenda come già successo in passato per Alessia Piperno.
Le condizioni di Cecilia comunque sono buone e in questi giorni ha parlato sia con i familiari che con l’ambasciatrice italiana a Teheran. La speranza è quella di riuscire ad arrivare nel minor tempo possibile alla sua liberazione, ma ci sono ancora diversi punti da chiarire e per questo motivo si preferisce mantenere il massimo riserbo.
Nata a Roma nel 1995, Cecilia Sala è una delle giornaliste più apprezzate per il suo lavoro sui social. Oramai da anni si occupa di politica estera andando a documentare cosa succede nelle zone di guerra. Un lavoro che l’ha portata molte volte ad apparire in televisione.
Ma nella sua carriera ha avuto sempre uno sguardo verso le novità e il giornalismo digitale. Nel 2020 un podcast sull’omicidio di Marta Russo, la giovane uccisa a La Sapienza nel 1997. Un’inchiesta di successo che ha portato la Mondadori l’anno successivo a trasformare il tutto in un libro. E nel 2022 la Sala è diventata protagonista di Stories, un podcast in cui quotidianamente raccontava ogni giorno le storie dal mondo.
Cecilia Sala si trovava in Iran per raccontare la situazione in Medio Oriente e ormai dieci giorni fa è stata arrestata dalle autorità locali e trasferita nel carcere di Evin, dove vengono solitamente detenuti i dissidenti. Al momento non si hanno ulteriori informazioni sul perché di questo fermo. Alla giornalista italiana non è stata contestata alcuna accusa e questo rappresenta forse il mistero più grande sulla decisione di portare nella struttura penitenziaria la nostra connazionale.
Come precisato in precedenza, la Farnesina sta lavorando per arrivare alla liberazione di Cecilia, ma preferisce farlo nella massima riservatezza visto che ci sono ancora diversi punti da chiarire.