Caso Sgarbi, i giornalisti incalzano il ministro Sangiuliano: lui li gela così

Gennaro Sangiuliano risponde a metà sulla questione Vittorio Sgarbi e il presunto quadro rubato: l’annuncio del ministro ai cronisti. 

Il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ha risposto in parte alle domande dei cronisti sulla vicenda di Vittorio Sgarbi e del presunto quadro rubato. Una situazione ancora tutta in divenire su cui Sangiuliano evita di soffermarsi, se non per precisarne alcuni aspetti.

Sangiuliano ministro della Cultura
Il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano risponde alle domande sul caso Sgarbi -Credit ANSA-Abruzzo.cityrumors.it

Nessuno scossone politico, cosa paventata in seguito all’uscita dello scandalo, ma c’è un dettaglio che riguarda il critico d’arte e di cui il ministro spiega senza girarci intorno.

Il commento del ministro Sangiuliano

Sulla questione del quadro presumibilmente rubato da Sgarbi, infatti, il ministro Sangiuliano risponde ai cronisti. “Le norme si applicano anche a chi ruba un quadro, lo modifica, e poi lo tira fuori come inedito? Certo che si applicano le leggi, ma ci vuole un processo che non fanno i giornalisti ma i magistrati“, commenta uscito da Montecitorio.

Sgarbi polemica opera rubata
Il sottosegretario Sgarbi deve fare i conti con le accuse per un quadro di Rutilio Manetti -Credit ANSA-Abruzzo.cityrumors.it

Di recente è stato approvazione il disegno di legge “eco vandali” che preannuncia novità importanti. “Chi arrecherà dei danni al patrimonio culturale e paesaggistico sarà costretto a pagare di tasca propria il costo delle spese per il ripristino integrale delle opere“, commenta Sangiuliano, come possiamo vede su IlFattoquotidiano.

E alla domanda sull’inchiesta che vede Sgarbi accusato di aver rubato due dipinti, invece, il ministro precisa che i giornali non sarebbero luogo adatto per fare i processi. Ma sulla norme che introducono pene più severe per chi imbratta o deturpa beni paesaggistici o culturali, invece, il ministro precisa che questo vale per tutti, nessuno escluso.

Vittorio Sgarbi è l’attuale sottosegretario alla Cultura indagato per riciclaggio di beni rubati. La vicenda riguarda un dipinto di sua proprietà di cui è stato denunciato il furto nel 2013. Proprio per questo, infatti, il critico d’arte dovrà rispondere alle accuse che riguardano il presunto furto di un dipinto del 1600.

Si tratta dell’opera “La cattura di San Pietro“, realizzato da Rutilio Manetti, opera denunciata come rubata dal proprietario di un castello in Piemonte. L’opera sarebbe riemersa nel 2021 durante una mostra, organizzata proprio da Sgarbi. Il quadro sarebbe identico a quello denunciato, eccezion fatta per l’aggiunta di una candela all’altezza dell’angolo in alto a sinistra della tela. Adesso non resta che attendere il processo, ma la polemica è già partita.

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