In arrivo diverse novità per tutti i contribuenti a partire dal prossimo anno, la procedura di pagamento dell’imposta potrebbe cambiare
Il Governo si appresta a definire i dettagli della prossima Legge di bilancio, l’esecutivo della premier Giorgia Meloni spinge sta spingendo sull’acceleratore nelle ultime settimane. Tra i temi più caldi c’è sicuramente quello del canone Rai, gli italiani sono in attesa di scoprire cosa ne sarà dell’imposta nel 2024.
La procedura di pagamento della tassa sulla TV pubblica infatti potrebbe subire qualche modifica, diverse le ipotesi al vaglio. Al momento, la liquidazione avviene attraverso la bolletta dell’energia elettrica; sarebbe proprio questo il nodo su cui si sta lavorando. Su numerose alternative pare si stia riflettendo in questi giorni.
Al momento non è chiaro quale sia la strada più attuabile in concreto, ciò che è certo a Montecitorio stanno prendendo in considerazione tutte le opzioni.
Cosa succede al canone Rai nel 2024? Si valuta una riduzione dell’importo
Con la deadline per la Legge di bilancio che incombe sul Governo, si discute anche sulle sorti del canone Rai per il 2024. Giorga Meloni e il suo esecutivo sono infatti concentrati su una serie di opzioni che potrebbero andare a modificare il sistema di pagamento dell’imposta –che, secondo le stime, porta nelle casse dello Stato 1,85 miliardi l’anno.
Finora i contribuenti hanno pagato profumatamente il servizio, per un importo totale di 90 euro l’anno – con l’eventualità di rateizzazione del valore complessivo in tranche da 9 euro l’una. La somma è da tempo inserita tra le voci della bolletta dell’energia elettrica ma si sta valutando una piccola rivoluzione.
In precedenza, l’Unione europea si era pronunciata su questo aspetto, sottolineando come ogni Paese membro debba garantire la massima trasparenza riguardo le componenti aggiuntive delle tasse sull’energia. L’avvertimento è stato ribadito anche di recente, visto che da Bruxelles hanno monitorato attentamente il varo del PNRR.
Un’opzione è alleggerire i costi applicando uno sconto considerevole alla cifra, tuttavia si dovrebbe poi andare a coprire in un altro modo il buco causato dai mancati guadagni. Tra le ipotesi che sono circolate anche quella di inserire il canone Rai negli abbonamenti della telefonia mobile, con un calo dell’importo annuale controbilanciata però da una platea più ampia di contribuenti.