Il 12enne Valerio è caduto da una finestra a 20 metri di altezza. In casa con lui c’era la babysitter, impegnata con il fratello più piccolo
Una tragedia assurda e senza senso, a cui è difficile poter trovare una spiegazione. Valerio, un ragazzino di appena 12 anni, è morto giovedì 5 dicembre, lasciando inevitabilmente un vuoto incolmabile all’interno della sua famiglia.
Il bambino ha perso la vita dopo essere precipitato dalla finestra della sua abitazione al decimo piano di un palazzo in via Igino Giordani, nel quartiere Colli Aniene di Roma.
Il volo di venti metri è stato in parte attutito dalle fronde degli alberi sottostanti, ma non è stato sufficiente per consentirgli di salvarsi. Soccorso immediatamente e trasportato in condizioni disperate all’ospedale pediatrico Bambino Gesù, Valerio è purtroppo deceduto poco dopo l’arrivo.
La polizia ha avviato un’indagine per ricostruire i fatti e comprendere come il bambino possa essere caduto nel vuoto. Al momento della tragedia, in casa con lui c’era la babysitter, impegnata ad accudire il fratellino più piccolo. Nessuna certezza, nessuna risposta: solo un dolore sordo che avvolge un po’ tutti.
Valerio era un bambino descritto da tutti come dolce, sorridente e pieno di vita. Frequentava la scuola, giocava a calcio e condivideva con la sua famiglia una quotidianità fatta di viaggi, piccoli momenti felici e affetto. Sui social, la madre aveva spesso postato foto di questa felicità familiare che ora sembra spezzata per sempre.
Le testimonianze di un dramma senza senso
Nel quartiere, la notizia ha lasciato un comprensibile senso di smarrimento. “Era un ragazzino educato, sempre gentile. È difficile immaginare una cosa così terribile“, raccontano i vicini, ancora sotto shock.
Le ore successive alla tragedia sono state segnate da scene di dolore indescrivibile. Fabio, un abitante del quartiere, ha assistito ai drammatici momenti subito dopo l’incidente: “Ero appena uscito dalla palestra – ha raccontato al Messaggero – e stavo attraversando il parco accanto alle ‘torri’ di via Igino Giordani quando ho sentito delle urla. Era il papà di Valerio che gridava il suo nome, disperato. Stava rientrando a casa proprio in quel momento e ha trovato il figlio a terra“.
Fabio, insieme ad altri passanti, si è avvicinato per offrire aiuto, ma l’attesa dell’ambulanza si è trasformata in un’agonia condivisa da tutto il quartiere. “Ho capito subito che era qualcosa di grave. C’era un silenzio irreale, rotto solo dalle grida del padre“, ha aggiunto.
Tutto il quartiere si è stretto attorno alla famiglia, devastata da un evento così crudele. Seguiranno accertamenti da parte delle forze dell’ordine per capire come sia stata possibile una tragedia del genere.