Brutte notizie per chi compra dagli e-commerce cinesi: il provvedimento non lascia scampo

Novità spiacevoli in arrivo per chi compra dagli e-commerce cinesi più popolari: ecco quali saranno i provvedimenti futuri.

Negli ultimi anni, il mondo della moda globale ha assistito al crescente successo degli e-commerce cinesi, con colossi del fast fashion quali Shein e Temu. Il loro successo deriva principalmente dalla vasta gamma di prodotti proposti e dai prezzi altamente competitivi all’interno del settore.

Brutte notizie per chi compra dagli e-commerce cinesi
E-commerce cinesi: nuovi provvedimenti in arrivo – Abruzzo.cityrumors.it

Grazie a catene di approvvigionamento veloci, le aziende e-commerce cinesi sono in grado di produrre enormi quantità di capi di abbigliamento, riuscendo a coprire la richiesta del mercato globale. Piattaforme virtuali come Shein, ad esempio, hanno introdotto modelli di business basati sulla produzione a richiesta.

In questo modo, gli e-commerce cinesi sono costantemente in grado di adattare la loro produzione alle tendenze del mercato, riuscendo a conquistare i consumatori internazionali. Ultimamente, però, la loro presenza sul mercato ha scatenato un enorme dibattito in termini di qualità dei prodotti e diritti dei lavoratori.

E-commerce cinesi: il nuovo provvedimento in arrivo

Novità in arrivo per i consumatori indonesiani amanti del fast fashion più alla moda. Nelle ultime ore, infatti, l’Indonesia ha chiesto a Google e Apple, di rimuovere la celebre applicazione di Temu dai loro App Store. La richiesta del governo, riflette la crescente preoccupazione in merito alla concorrenza sleale promulgata dagli e-commerce cinesi nel corso degli ultimi anni. La globalizzazione e la crescita degli e-commerce, infatti, rappresentano ad oggi un fenomeno inarrestabile, specialmente per quanto riguarda il settore della moda.

E-commerce cinesi nuovo provvedimento in arrivo 
Temu e Shein: gli e-commerce cinesi verso il blocco? (Foto ANSA) – Abruzzo.cityrumors.it

L’iniziativa, guidata dal ministro delle Comunicazioni e dell’Informatica Budi Arie Setiadi, mira a difendere i piccoli e medi commercianti dall’insostenibile competizione con i colossi del fast fashion internazionale. Secondo Setiadi, Temu e Shein rappresentano una forma di “concorrenza malsana”, in grado di destabilizzare l’intera economica mondiale e mettere in grave crisi le piccole imprese indonesiane.

Le decisione del ministro è stata accolta positivamente da molti commercianti locali, già sofferenti a causa del continuo confronto con gli e-commerce più celebri e amati dai consumatori. L’iniziativa del governo indonesiano, tuttavia, potrebbe presto estendersi anche ad altri e-commerce cinesi quali Shein, leader nel mondo per quanto riguarda il fast fashion e l’oggettistica per la casa.

La vicenda rappresenta una delle tante misure adottate dal governo indonesiano, alla ricerca di un “ecosistema di commercio equo, sano e vantaggioso” per tutti i cittadini e i commercianti del Paese.

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