Per giorni al terminal bus di Pescara è stato vissuto un vero e proprio incubo. Ora la polizia è riuscita a fermare i responsabili di queste rapine. Le ultime.
Sono stati giorni da incubo al terminal dei bus di Pescara. Una banda di giovani è stata protagonista di diverse rapine e aggressioni nei confronti di viaggiatori e autisti. L’ultima è avvenuta nella giornata di lunedì quando un uomo pakistano si è visto portare via alcuni oggetti da questi malviventi.
Il racconto del 30enne ha portato gli inquirenti ad aprire una indagine per trovare i responsabili dell’aggressione. E in queste ultime ore si è arrivati ad una svolta importante. La banda, infatti, è stata fermata in flagranza di reato e l’incubo per viaggiatori e autisti è finita. Ora sono in corso le indagini per cercare di capire da quanto andavano avanti queste aggressioni e il destino dei colpi fatti dai giovani di origine straniera.
Il modus operandi di questa banda era sempre il solito. Accerchiavano la propria vittima e gli offrivano una sostanza stupefacente. Al rifiuto iniziavano a picchiarlo ripetutamente spruzzando anche dello spray al peperoncino. E solo alla fine portavano via gli oggetti di valore e i soldi che la vittima aveva in tasca.
Le indagini, come spiegato in precedenza, sono nate subito dopo la denuncia da parte del pakistano. Gli inquirenti hanno effettuato tutti gli approfondimenti del caso e, grazie ad una attenta analisi delle immagini delle telecamere presenti in zona. Inchiesta che ha portato all’arresto dei giovani responsabili di questi colpi.
Le accuse contestate ai giovani sono quelle di lesioni aggravate. Per due di loro, invece, si è deciso di aggiungere anche il reato di porto d’armi visto che sono stati trovati in possesso di coltelli. I tre, arrestati immediatamente dopo il blitz da parte degli inquirenti, ora si trovano a disposizione della Procura dei Minorenni dell’Aquila e nelle prossime settimane nei loro confronti inizierà il processo per le rapine compiute al terminal dei bus in queste settimane.