Una vicenda assurda ha sconvolto la cittadina abruzzese. La Procura ha aperto un’indagine per cercare di ricostruire meglio quanto successo
La città di Avezzano in questo 17 gennaio si è svegliata con una vicenda assurda e che ha lasciato tutti di stucco. Nel mirino degli inquirenti sarebbe finito un titolare di un locale in città. Nei suoi confronti dure accuse avanzate dalla lavoratrici, che, nel corso del racconto agli inquirenti, hanno confessato di essersi licenziate proprio per questo motivo.

La Procura ha aperto un’indagine per verificare meglio quanto successo. Al momento il barista è solamente indagato e si sta cercando di chiarire meglio quanto successo. Gli agenti vogliono anche verificare che, se in caso di conferme di queste accuse, gli atteggiamenti hanno riguardato principalmente le due ragazze oppure anche nei confronti di altre dipendenti si è comportato allo stesso modo.
La ricostruzione della vicenda
Ma cosa è successo precisamente? A far scattare le indagini è stata la denuncia delle stesse due giovani ragazze subito dopo il licenziamento. Le vittime hanno raccontato di aver subìto prima delle molestie a voce attraverso insinuazioni e commenti equivoci, ma il barista e datore di lavoro non si sarebbe fermato assolutamente qui.
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Per mesi, stando al lavoro racconto confermato anche da alcuni messaggi inviati al di fuori dell’orario di lavoro, le due giovani avrebbero subito continue attenzioni particolari che ad un certo punto si sarebbero trasformati in palpeggiamenti e visione di video pornografici dal telefonino del datore di lavoro. Una vicenda che ha portato la Procura ad aprire un fascicolo per capire meglio l’accaduto.

Al momento, visto che le due non sono più al servizio al bar (si sono licenziate a causa degli atteggiamenti del datore di lavoro ndr), si è deciso di denunciare a piede libero il datore di lavoro. Ma non è da escludere che il magistrato nei prossimi giorni possa comunque decidere per una misura cautelare nei suoi confronti. Molto dipenderà anche se si è trattato di un singolo episodio o anche altre dipendenti sono state vittime di questi atteggiamenti.
Cosa rischia il datore di lavoro
Al momento è in corso una indagine e quindi gli inquirenti preferiscono mantenere il massimo riserbo. Ma, in caso di conferma di un atteggiamento simile nei confronti delle due dipendenti, il datore di lavoro rischia una condanna che va dai due ai quattro anni. In questi casi c’è anche il licenziamento, ma qui parliamo di atteggiamenti impropri tenuti dal titolare e quindi quel passaggio non potrà esserci.