L’Abruzzo è testimone di un significativo aumento dei casi di Covid-19 nelle ultime settimane.
Dopo aver registrato 189 contagi settimanali tra il 12 e il 18 agosto scorsi, la regione ha visto un brusco incremento, portando il totale dei nuovi contagi giornalieri a quota 501. Aumentano i tamponi effettuati e, di conseguenza, anche il numero di pazienti risultati positivi al virus.
Fortunatamente, il numero dei decessi rimane relativamente basso, offrendo una speranza di contenere l’impatto devastante del virus. I ricoveri in area medica sono saliti da 10 a 29 nell’arco di sole tre settimane, segnalando un peggioramento della situazione sanitaria nella regione.
Aumento generale dei casi di Covid: colpa delle nuove varianti
L’ultimo rapporto dell’Istituto Superiore di Sanità conferma l’incremento delle infezioni, evidenziando che “l’incidenza settimanale è in aumento nella maggior parte delle Regioni con valori non superiori a 42 casi per 100.000 abitanti”. La regione Sardegna ha riportato l’incidenza più elevata, mentre la Basilicata ha registrato il dato più basso.
È particolarmente preoccupante il fatto che la fascia d’età con il tasso più alto di incidenza settimanale è quella degli over 90 anni, con un aumento rispetto alla settimana precedente. L’incidenza è in crescita anche in tutte le altre fasce d’età, mentre i tassi di malattia grave, come i ricoveri in terapia intensiva e i decessi, rimangono stabili o in lieve aumento.
In vista dell’autunno, il Ministero della Salute ha annunciato l’avvio di una nuova campagna di vaccinazione contro il Covid-19, da effettuare contemporaneamente con quella antinfluenzale. Questo sforzo mira a prevenire la mortalità, le ospedalizzazioni e le forme gravi del virus nelle persone anziane e fragili, nonché a proteggere le donne in gravidanza e gli operatori sanitari. La campagna utilizzerà una formulazione aggiornata dei vaccini a mRna e proteici per affrontare le nuove varianti, con l’approvazione prevista da parte di Ema e Aifa entro fine estate/inizio autunno e disponibilità di dosi a partire da ottobre.
La vaccinazione sarà offerta anche ai familiari e ai conviventi di persone con fragilità, con una dose di richiamo consigliata a 12 mesi con la nuova formulazione del vaccino aggiornato. Inoltre, si darà priorità agli over 80, agli ospiti delle strutture per lungodegenti, alle persone con elevata fragilità e agli operatori sanitari in caso di disponibilità limitata di dosi.
Infine, per quanto riguarda il settore scolastico, in Italia, a differenza di alcune situazioni negli Stati Uniti, sembra improbabile che si torni alla didattica a distanza (Dad) anche in caso di aumento significativo dei casi. La normativa speciale legata al virus che consentiva tale modalità è scaduta con l’avvio dell’anno scolastico 2022/2023.