Alba Adriatica, i lavori nel Vibrata che fanno discutere

Alba Adriatica. Sotto accusa finiscono i recenti lavori di sistemazione dell’alveo del torrente Vibrata.

 

Nelle attività di messa in sicurezza del torrente, come fatto rilevare da chi ha una memoria storica di quella zona, la realizzazione di un cosiddetto “rilevato”, ha nella sostanza grattato via la vegetazione ripariale, composta da canneti e alberi che erano ricresciuti dopo l’ultima alluvione del 2007.

 

Il terreno, così facendo, non riesce a contrastare la forza dell’acqua.
Inoltre, i residui del taglio della vegetazione (canne e tronchi di alberi), sono stati lasciati sul posto e di riflesso con la piena del corso d’acqua, con le piogge degli ultimi giorni, finiranno verso il mare.

Lavori finanziati dalla Regione ed effettuati dal Genio civile.

“È il caso di ricordare che i problemi del Vibrata sono cominciati con le piogge e relative alluvioni del 7-8 ottobre 2007 , dopo che i lavori estivi precedenti di “sistemazione” del torrente Vibrata portarono a “grattare” tutta la vegetazione di bordo e creare “belli” e ordinati argini costituiti da breccia prelevata dall’alveo”, racconta un lettore. “Argini che per loro costituzione sono altamente instabili alla forza dell’acqua, specie sulle curve del torrente.

Da ricordare che proprio sulla curva dopo il ponte di via Ascolana, partiva il canale o formale del mulino che arrivava a Villa Rosa, nell’attuale cimitero.
Ciò a dimostrazione della pressione idraulica presente in quel punto e che i nostri avi evidentemente conoscevano meglio degli attuali ingegneri dei vari Enti”.

 

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