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Cronaca

Abruzzo evoluzione firmata Trenitalia, ecco il quinto elettrico

Arriva un’evoluzione firmata Trenitalia, Abruzzo pronto a un salto verso il futuro con il quinto treno elettrico.

Firmato nell’ambito del contratto 2023/33 con la Regione è stato consegnato direttamente in Abruzzo e pronto a fare il suo primo tragitto. Il tutto è avvenuto addirittura in anticipo rispetto a quanto stabilito.

Abruzzo evoluzione firmata Trenitalia, ecco il quinto elettrico (ANSA) Abruzzo.CityRumors.it

Il treno è un monopiano del Regionale di Trenitalia (Gruppo Fs) previsto dal contratto firmato con la Regione Abruzzo. Si tratta del primo della nuova livrea della flotta del Regionale con un colore verde predominante e con delle linee decisamente morbide e tutte pulite a livello di colore. Il tutto sembra puntare verso il futuro con uno sguardo attento, ovviamente, alla sostenibilità.

A parlare è direttamente il Gruppo Fs che ha specificato come non si limiti a una nuova estetica accattivante, ma anche dei miglioramenti proprio per renderlo più confortevole con servizi implementati. Protagonista è la tecnologia con un rinnovamento profondo rispetto al passato. Sale così a 24 il numero legato ai convogli monopiano di cui 14 elettrici e 10 ad alimentazione diesel.

Una rivoluzione che sicuramente darà una mano anche ad abbassare i livelli di inquinamento nel nostro paese.

Il primo treno elettrico in Abruzzo

Sono cinque i nuovi treni elettrici che sono in circolazione sulle linee in Abruzzo che sono stati finanziati con una cifra molto importante attorno ai 34 milioni di euro. Il Piano, più in generale, include degli investimenti per oltre 181 milioni di euro, di cui 152,6 di Trenitalia e 28.8 che sono cofinanziati dalla Regione Abruzzo.

Il primo treno elettrico in Abruzzo (ANSA) abruzzo.cityrumors.it

Numeri importanti che fanno capire quanto ci si punti in Italia e come questa evoluzione possa cambiare sia la quotidianità di chi viaggia e il futuro di chi abita semplicemente le città. Un calo dell’inquinamento che è parallelo a quello di un’evoluzione per viaggiare in maniera più comoda e maggiormente attrezzata dal punto di vista tecnologico.

Di sicuro ci troviamo di fronte a un percorso che ha un obiettivo e cioè sostituire, col tempo, tutto quello che si muove su rotaia nel nostro paese. Di fianco c’è anche un’altra sfida e cioè quella di velocizzare i treni senza dimenticare la sicurezza e riuscendo a fornire un piano che possa accontentare tutti.

Non possiamo dimenticare però che economicamente si parla di cifre clamorose che possono anche creare un po’ di rallentamenti puramente burocratici. Serviranno dunque diversi anni, forse oltre un decennio, ma la strada è quella giusta verso un paese con servizi sostenibili e maggiormente funzionali per tutti.

Matteo Fantozzi

Giornalista pubblicista dal 2013 è laureato in storia del cinema e autore di numerosi libri tra cui “Gabriele Muccino il poeta dell’incomunicabilità” e “Gennaro Volpe: sudore e cuore”. Protagonista in tv di trasmissioni come La Juve è sempre la Juve su T9 e Il processo dei tifosi su Teleroma 56.