A L’Aquila l’oncologo che cura Messina Denaro avverte “alla fine dei suoi giorni”

L’oncologo che cura il boss mafioso Matteo Messina Denaro ha parlato della sua malattia a un convegno a L’Aquila.

Si è svolto a L’Aquila il convegno che ha visto tra i relatori il professor Luciano Mutti, primario del reparto di oncologia dell’ospedale San Salvatore che da gennaio, è finito al centro delle attenzioni mediatiche di tutto il paese essendo diventato il medico che ha in curo Matteo Messina Denaro, il boss mafioso dopo 30 anni di latitanza.

Matteo Messina Denaro
Matteo Messina Denaro foto ANSA abruzzo.cityrumors.it

Le dichiarazioni del professor Luciano Mutti, che ha in cura il boss siciliano, hanno riguardato lo stato di salute caduco di Messina Denaro, tanto da arrivare a definirlo in “un uomo arrivato alla fine dei suoi giorni”. Viste le condizioni detentive del boss, non è stato reso possibile il ricovero in un hospice tradizionale.

Le condizioni di Messina Denaro, parla l’oncologo

Qualche giorno fa, a L’Aquila si è tenuto un convegno in cui vari professori e medici esperti in campo oncologico, si sono confrontati sui vari passi avanti svolti dalla ricerca in campo medico per quanto riguarda la cura del cancro, al netto delle varie forme in cui tende a presentarsi.

Parla il medico del boss
Parla il medico del boss abruzzo.cityrumors.it

Al convegno ha partecipato un ospite d’eccezione, che negli ultimi mesi, diciamo da gennaio in poi, ha tutti i riflettori puntato addosso, non solo riflettori medici e scientifici ma soprattutto mediatici. SI tratta infatti di Luciano Mutti, professore e oncologo che da gennaio ha in cura Matteo Messina Denaro, il boss siciliano catturato proprio nel gennaio del 2023.

Mutti ha parlato, tra le altre cose, proprio di Messina Denaro, riferendo di quella che è la sua attuale condizione di salute: il boss, a detta dell’oncologo, non ha molto da vivere. Mutti ha infatti parlato di Messina Denaro come “un uomo arrivato alla fine dei suoi giorni“. A riprova di ciò, è il fatto che le terapie attive per la cura o il controllo del cancro, ormai non servono più.

Il boss verrà sottoposto alla terapia del dolore ma, viste le sue condizioni detentive, non gli potranno essere somministrate regolarmente in un hospice in cui poter risiedere. Tuttalpiù, gli verrà approntata una speciale cella in ospedale, dove sarà costantemente sorvegliato. Passerà lì dunque i suoi ultimi giorni. 

Mutti, che tante volte è stato al centro di polemiche visto il suo ruolo nella vicenda, ha dichiarato: “Ho fatto e faccio il mio dovere di medico. Ormai le terapie attive non servono più. È un uomo che è arrivato alla fine dei suoi giorni, io per quanto mi riguarda lo tratto come un paziente qualsiasi e trovo che ci sia a volte accanimento sulle sue condizioni”.

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