Ci sono momenti in cui la multa fatta con l’Autovelox è illegittima e quindi non deve essere pagata: ecco quali sono questi casi.
Le multe per un automobilista sono sempre uno dei momenti peggiori che possa vivere. Ci sono molteplici sanzioni per i guidatori e una delle più comuni è senza dubbio quella tramite Autovelox. Eppure non tutti sanno che ci sono situazioni in cui non bisogna pagarle.
Una multa con Autovelox arriva a coloro che fanno un’infrazione rilevata attraverso quegli appositi sistemi fissi o mobili messi dalle forze dell’ordine sulle strade per verificare se ci sono stati degli eccessi di velocità. Le sanzioni rilasciate sono previste dal Codice della Strada e si tratta di violazioni che non hanno una contestazione immediata in quanto sono recapitate nel domicilio di appartenenza e tramite posta raccomandata.
I dispositivi possono essere utilizzate nelle autostrade così come nelle strade urbane ed extraurbane. La cosa importante è che debbono essere segnalati opportunamente dagli automobilisti. Quello che però non tutti sanno è che ci sono alcuni casi in cui la multa è illegittima e quindi non deve essere pagata.
Multa con Autovelox: ecco quando è illegittima
Alcuni cavilli non sono conosciuti da tutti gli automobilisti, ma solo da coloro più informati o più esperti. La maggior parte delle persone è portata a pagare subito la multa con Autovelox, evitando contestazioni che potrebbero portare a un aumento della sanzione.
La Seconda Sezione Civile della Suprema Corte di Cassazione ha dettato nuovi limiti all’autovelox. È accaduto quando un automobilisti ha impugnato una multa per violazione dell’art. 142 comma 9 del codice della strada rilevato dalla Polizia locale. La sanzione prevedeva un pagamento di 550 euro e una decurtazione di 6 punti dalla patente.
L’automobilista ha contestato la mancanza del rispetto della distanza minima di un chilometro tra il segnale del limite di velocità sul tratto stradale e l’autovelox, come riporta l’art. 25 comma 2 della legge 120/2010. Un’opposizione che era stata respinta in primo grado dal Giudice di Pace, di contro il Tribunale in funzione di Giudice dell’appello l’aveva accolta.
A dettarne i nuovi limiti è poi stata la Seconda Sezione Civile della Suprema Corte di Cassazione la quale ha stabilito che la multa è illegittima nel caso in cui l’autovelox si trova a meno di 1 km dal cartello con il limite di velocità. È proprio in questo caso che la multa non dovrebbe essere pagata ma contestata.