I rilevamenti, richiesti dal sindaco Luciano Marinucci nella notte stessa dell’incendio, sono stati effettuati nella giornata di venerdì, dalle 4 alle 8, monitorando le centraline della rete site nelle vicinanze del Teatro D’Annunzio e in piazza Grue nel comune di Pescara. In entrambi i rilevamenti si è evidenziato un incremento della concentrazione di benzene nell’aria, che è plausibilmente attribuibile al rogo sviluppatosi nello stabilimento di via Aterno. Secondo quanto elaborato dall’Arta, i venti che quella mattina spiravano da sud verso la costa hanno favorito lo spostamento dell’inquinante fuori dalla città di San Giovanni Teatino: prova ne è il fatto che la concentrazione anomala di benzene è stata rilevata nello stesso intervallo di tempo dalle due centraline.
Dalle valutazioni dei tecnici regionali, si è evidenziato che la quantità presente nell’aria del composto chimico era pari a quella che normalmente si registra nei periodi di maggior inquinamento – in autunno e in inverno – in prossimità delle centraline di traffico; infatti, i report forniti dall’Arta indicano un valore inconsueto per il periodo estivo, nello specifico per il mese di luglio; tuttavia, la concentrazione di benzene è andata attenuandosi già nella tarda mattinata.
“Come avevo rilevato sin dalle prime ore dell’incendio” ha commentato il primo cittadino “il pericolo di un inquinamento diffuso era attenuato dalla dispersione legata alla dinamica dei venti che si registrava nella notte tra il 25 e il 26 luglio e ritengo che l’azione tempestiva di allarme posta in essere sia nel territorio di San Giovanni Teatino sia in quello di Pescara, andando anche oltre ai nostri doveri istituzionali, abbia giovato per minimizzare i rischi di contaminazione sulla popolazione. Sebbene ci rammarica l’aumento dell’inquinamento da benzene, siamo sollevati dal constatare che i livelli non hanno raggiunto un punto critico”.